Corsera: il mondo dello sport contro il calcio deciso a ripartire
La corsa del mondo del calcio per ripartire ha creato più di qualche malumore tra gli esponenti degli altri sport, ma anche in casa propria.
È guerra aperta tra il calcio e gli altri sport. Come scrive oggi il Corriere della Sera, la corsa del mondo del calcio per ripartire ha creato più di qualche malumore tra gli esponenti degli altri sport, prima fra tutti la Federica Pellegrini che si è definita paladina dei più deboli. La campionessa di nuoto ha palesemente attaccato il concetto per cui si parla solo del calcio per gli evidenti interessi economici in ballo, spiegando che per tutti gli sportivi tornare ad allenarsi è fondamentale
«Non esistono sport nobili e meno nobili, ricchi o meno ricchi. Esiste lo sport che risponde al Coni e al Ministero. Se si decide di ripartire bisogna farlo insieme e sono sconcertato dall’azione di una singola Federazione che non rispetta le altre».
Anche Basket e pallavolo hanno fatto sentire il suo dissenso, ma anche all’interno dell’universo calcio non sono mancate le critiche e i malumori a cui però Gravina non ha dato importanza, puntando diritto per la sua strada.
Massimo Moratti, l’uomo del triplete con l’Inter, se la prende con la Lega «che all’interno non è unita il che lascia dei dubbi sulle sue finalità. Litigare adesso, in una situazione così drammatica, stona»
Addirittura alcuni medici non concordano con il protocollo stabilito per la ripartenza del calcio
«È prematuro parlare di fase 2 e far allenare una squadra nella fase 1 mi sembra fantascienza», il pensiero del dottor Mario Brozzi dello staff sanitario del Milan, che dice di parlare a titolo personale. Ancora più netto Lamberto Boranga, indimenticabile portierone e ora medico del Perugia: «La penso come il presidente Cairo. Bisogna fermare tutto, anche per rispetto dei morti che ci sono stati, e ricominciare la nuova stagione a settembre o ottobre».