"Pronti 100 milioni per il Toro",mercoledì l'offerta a Cairo - IL TORO SIAMO NOI
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“Pronti 100 milioni per il Toro”,mercoledì l’offerta a Cairo

Mercoledì, ore 11, Torino. Dopo giorni di rumors, ipotesi, cordate nascenti ma subito smentite, striscioni e contestazioni dei tifosi, è il momento della verità. Ci sarebbe una nuova cordata pronta a recapitare a Urbano Cairo un’offerta per acquistare il Toro. E a uscire allo scoperto: mostrare volti, nomi, finanziatori. Al vertice c’è un imprendi-tore torinese, che da settimane lavora con un gruppo di partner a un progetto sportivo e finanziario per rilevare la società. I contorni dell’operazione, al momento sono tenut iben coperti dai protagonisti. Così come i dettagli, che verranno rivelati tra due giorni. Ma per la prima volta – dopo che da mesi si parla di compratori pronti a farsi avanti –
una proposta arriverà, avrà un mittente e darà anche un valore al club: cento milioni. La cordata, che ha lavorato sotto traccia in questi mesi, cala le carte: lo farà nella sede del Circolo dell’innovazione, a Palazzo Coardi di Carpenetio, un gioiello nel centro di Torino. Sul tavolo ci sarebbero 100 milioni garantiti da un fondo di investimento e un progetto ambizioso di rilancio che mercoledì i protagonisti spiegheranno.

Il volto della cordata per ora è uno solo: Paolo Ferrero, imprenditore e vice presidente del Circolo dell’Innovazione, progetto costituito lo scorso anno, di cui fanno parte manager e imprenditori. Sarà lui, insieme con gli advisor finanziari incaricati di gestire l’operazione di acquisizione a presentare il piano, denominato ProgenoTaurinorum.
Nel clima top secret che circonda l’evento sono trapelate alcune indiscrezioni. Alcu-ne piuttosto pirotecniche. La prima riguarda la volontà di costruire un nuovo stadio e destinare il glorioso Filadelfia ad un ruolo prettamente museale. L’area per la costruzione del nuovo impianto sarebbe già stata individuata: si trova nella zona dì piazza d’Armi, a poche centinaia di metri dall’Olimpico. Il secondo filone di intervento è il rilancio del vivaio e del settore giovanile, tema cruciale per la rinascita e per il futuro del-la squadra, che da troppo tempo gioca al di sotto del suo passato e delle ambizioni dei tifosi. Il pool che si svelerà mercoledì ha già avuto contatti con il ministero della Difesa per fare di una delle caserme in disuso a Torino il cuore pulsante del settore giovanile.

Sui nomi che si apprestano a scendere in campo circo-lano parecchie indiscrezioni ma nessuna certezza. Dopo le smentite della famiglia Degeneri (Gustavo Denegri, 83 anni, è il presidente della Diasorin colosso nel campo delle biotecnologie) le voci si sono susseguite. E la nuova cordata sembrava coinvolgere anche il patron di Basic-Net Marco Boglìone, che invece è fuori dal progetto. Da giorni poi le voci di offerte in arrivo sono alimentate nei modi più disparati, compreso un video finito in rete nei giorni scorsi e che punta sui valori e sulla storia del Toro e sulla città. Il punto ora è come reagirà Urbano Cairo. Anche dì recente il presidente ha ribadito con fermezza la volontà di non passare la mano. Ma in città sono in molti a pensare che il presidente granata vo-glia vendere, a maggior ragione dopo un’annata che ha sancito la frattura insanabile con la tifoseria. La scelta della società Taurinorum di dare evidenza pubblica ‘l’offerta rientra nella strategia scelta dalla cordata interessata al Toro: costringerà Cairo a pronunciarsi, aprendo a la trattativa o respingendo al mittente l’offerta;e lanciare un messaggio a una tifoseria che, da mesi, contesta il presidente.

Di Ludovico Poletto
Fonte La Stampa

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