Toro sconfitto,niente svolta
La prima di Moreno Longo sulla panchina del Torino è da dimenticare. I granata continuano la loro caduta libera verso il basso e incassano la quarta sconfitta consecutiva in Serie A. All’Olimpico Grande Torino passa la Sampdoria di rimonta: tre goal in 9 minuti ribaltano i padroni di casa.
Il primo tempo è fisico e nervoso, con molti più cartellini gialli che occasioni da goal. Il Torino cerca di controllare il gioco e alla lunga riesce anche a trovare il goal del vantaggio. La gioia è di Verdi, alla prima rete stagionale con un tocco preciso davanti ad Audero sfruttando una grande verticalizzazione di Berenguer.
Quando il Torino sembra in controllo anche del risultato, la Samp assesta uno scossone alla partita con Gaston Ramirez. L’uruguagio prima trova il sette su punizione, poi pochi minuti dopo gira in porta anche l’1-2 su assist di Quagliarella.
Il Torino subisce il colpo e finisce presto al tappeto: Quagliarella a 10 minuti dal termine fugge in profondità, Izzo lo stende e si prende il rosso. In più c’è il rigore, che lo stesso attaccante napoletano realizza di potenza.
Aria in classifica per i blucerchiati, che si portano a +7 sulla zona retrocessione e tornano a vincere dopo tre partite di digiuno. Il Torino rimane a 27 punti e vede l’Europa allontanarsi sempre di più.
IL TABELLINO
TORINO-SAMPDORIA 1-3
MARCATORI: 55′ Verdi, 70′ e 75′ Ramirez, 79′ rig. Quagliarella.
TORINO (3-4-3): Sirigu 6; Izzo 5, Nkoulou 5, Lyanco 5.5; De Silvestri 5, Lukic 6, Rincon 6, Aina 5.5 (75′ Ansaldi 5.5); Verdi 6.5 (82′ Meité), Belotti 6, Berenguer 6.
SAMPDORIA (4-3-1-2): Audero 6; Bereszynski 6, Tonelli 5.5, Colley 5.5, Murru 6; Thorsby 5.5 (68′ Jankto 6.5), Ekdal 6, Linetty 6; Ramirez 8 (86′ Bertolacci); Gabbiadini 6, Quagliarella 7(90′ La Gumina s.v.).
ARBITRO: Valeri
Solo una dirigenza incompetente non si è accorta dei limiti tecnici della squadra. Il risultato è sotto gli occhi di tutti da inizio stagione e il fallimento totale potrebbe arrivare se non rientrano gli infortunati. Quando non si hanno capacità manageriali nel mondo del calcio di oggi è meglio passare il timone a chi sa come muoversi e, soprattutto, investe in maniera vincente.