Il piano del Toro per blindare il suo top player
A volte, prima di ritrovare la pace, ci vuole un temporale. Temporale che si è abbattuto sul Toro subito dopo la prima gara di campionato contro la Roma. Prima la sconfitta, infiocchettata dalla prodezza di Edin Dzeko nei minuti finali, poi le parole di Iago Falque al termine della partita. E, per la cronaca, lo spagnolo era stato il migliore in campo della sfida contro i giallorossi. Ma al fischio finale certe frasi hanno spaventato tutti, i tifosi in primis: «Penso che a volte avrei meritato più rispetto di quello che sto avendo. Io la fiducia dalla società l’ho sempre avuta, però dal di fuori un po’ più di rispetto me lo aspettavo perché è difficile trovare dei giocatori che abbiano fatto tutti i gol che ho fatto io al Toro, giocando da esterno, proprio nella storia e qua sono passati molti giocatori bravi. Se me ne dovessi andare lo farei sicuramente a testa alta». Boom! E a Torino scoppia un putiferio. Perché Iago Falque era considerato da tutti un intoccabile: dalla società prima di tutto, ma soprattutto da Walter Mazzarri e dai tifosi granata.
A poco meno di un mese di distanza da quello sfogo post-Roma le cose sono cambiate. Anzi, si sono stravolte: il Toroha blindato Iago Falque dagli ultimi assalti del mercato spagnolo, lui ha continuato ad offrire prestazioni super e ora Cairo ha già in mano il rinnovo di contratto. Ormai solo da firmare, come ha spiegato Tuttosport. La volontà di prolungare l’accordo nasce principalmente da due esigenze: la prima è quella di evitare di avvicinarsi all’anno della scadenza (2020) con il rischio di perderlo a parametro zero, mentre la seconda riguarda l’importanza simbolica nello scacchiere di Walter Mazzarri. Iago conta, conta eccome. Conta nonostante l’arrivo di Zaza, perché WM ritiene che uno così possa e debba avere sempre spazio. Soprattutto se gioca come nell’ultimo anno e mezzo.
E lo stipendio? Il vile denaro è utile, simbolicamente, per definire l’importanza di un giocatore all’interno di un progetto. E Iago Falque, in quello del Toro, lo è. Eccome. Ed è così che, bonus compresi, lo spagnolo andrà a guadagnare 1.8 milioni a stagione bonus compresi. Un ingaggio che si avvicina molto a quello di Andrea Belotti, un ingaggio da top player che gli servirà per sentirsi amato. Per sentirsi a casa. Torino gli ha già fatto questo effetto. E un contratto così, fino al 2022, non potrà far altro che rasserenarlo: non sarà una seconda punta come dio comanda, ma fino a quando gioca da dio chi ha il coraggio di toglierlo?
Fonte calcionews24