“Vanoli ha un contratto di due anni,non ci ha detto che vuole andare via.C’è una clausola da pagare in contanti”
Il presidente arancioneroverde, a quattro giorni dalla vittoria nei playoff, ha tenuto una lunga conferenza stampa in cui sono stati toccati i principali nodi per l’anno prossimo: gestione societaria, allenatore, squadra, stadio (sia il nuovo che il Penzo) e soci
Duncan Niederauer, presidente del Venezia, ha tenuto una lunga conferenza stampa con cui ha fatto il punto della situazione in casa arancioneroverde. L’euforia per la promozione in Serie A è altissima ma la società, come dichiarato dal numero uno del club, è al lavoro per preparare al meglio la stagione in massima serie ed evitare gli errori che due anni fa sono costati un’immediata retrocessione.
«È stata una bellissima stagione: devo ringraziare Vanoli e tutto lo staff, i giocatori, tutti quelli che hanno lavorato per il Venezia dietro le quinte e i nuovi partner. Grazie all’impegno di tutti siamo riusciti a ottenere questo incredibile risultato. Ci tengo a ringraziare i tifosi, incredibili: se guardiamo alla situazione di 18 mesi era lontanissima da questa, probabilmente non meritavamo neanche il loro sostegno in quel momento. I risultati non erano buoni, pensate a quanta strada è stata fatta. Ci hanno sempre sostenuto e ci hanno dato una grossissima mano a raggiungere questo traguardo. Se penso alla festa di lunedì è stato a dir poco fantastico. Il momento più incredibile per me è stato quando a San Marco c’erano tantissimi bambini per foto e autografi, è molto importante per noi quanti nuovi tifosi giovani si siano avvicinati alla squadra. Ringrazio mia moglie Allison, è stata al mio fianco e della squadra veramente in ogni momento, il rapporto che abbiamo costruito con la città e i tifosi ci rende molto orgogliosi. In quattro anni le emozioni provate sono qualcosa che non avrei immaginato, dalla tristezza all’estasi. Se penso a 18 mesi fa, rischiavamo una doppia retrocessione e c’era la contestazione dei tifosi. Ho fatto parecchi errori in Serie A e nei primi mesi dell’anno dopo, me ne sono reso conto: credevo fosse giusto cambiare e bisognava affrontare la situazione. Ripensando a quello che abbiamo passato negli ultimi mesi, da dove siamo partiti e dove siamo arrivati, con una tifoseria mai così vicina, è incredibile: al fischio finale domenica sera ho abbracciato mia moglie e abbiamo pianto. Come già detto siamo più pronti rispetto a tre anni fa, saremo trasparenti con stampa e tifosi: vogliamo dimostrare di aver imparato dagli errori del passato e siamo aperti al dialogo, io e il direttore Antonelli».
Sulla squadra e Vanoli
«Quello che vogliono i tifosi è la nostra identica volontà – ha aggiunto – Il nostro obiettivo è mantenere la maggior parte della squadra, vogliamo conservare il nucleo della rosa che ha ottenuto questo incredibile risultato. La squadra ha giocato con il 3-5-2 ed è stato uno dei nostri punti di forza. Parecchi giocatori hanno dei contratti con noi: Pohjanpalo, Tessmann, Busio, Altare, Joronen che ha dimostrato di essere pronto per la Serie A. La squadra è più pronta rispetto a quella di tre anni fa, questa è sicuramente un’ottima base di partenza. Riguardo all’allenatore, Vanoli ha fatto un fantastico lavoro: io, i giocatori e i tifosi vorremmo che rimanesse. La rosa era forte ma ottenere la promozione non era affatto facile. Penso che il Venezia in Serie A sia un’ottima opportunità per lui e per qualsiasi allenatore. Ha due anni di contratto con noi, sappiamo che c’è una clausola nel suo contratto e il prezzo è chiaro: è inutile parlare di contropartite tecniche e riduzioni. Io vorrei che rimanesse, noi abbiamo sempre detto la nostra idea, ora tocca a lui. Non ci ha fatto alcuna richiesta di andarsene, ci siamo sentiti in questi giorni ma abbiamo parlato dei festeggiamenti: io sarò in Italia per una settimana, può trovarmi facilmente. In società on abbiamo parlato di un nuovo allenatore, il direttore Antonelli se ne occuperà nel caso non resti Vanoli».