Juric:"Non vincere nemmeno un derby sarebbe una macchia indelebile" - IL TORO SIAMO NOI
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Juric:”Non vincere nemmeno un derby sarebbe una macchia indelebile”

Come è andata la settimana?
“Molto Bene. Sono stati molto delusi per la sconfitta di Empoli, secondo me avevano fatto una grande prestazione, ma la settima è nata bene come sempre”.

Quali sono le differenze con il derby d’andata?
“Rivedendo la gara dell’andata sicuramente sono stati decisivi i calci piazzati. Bisognerà fare tanta attenzione e in attacco fare un salto di qualità e migliorare”.

Quali sono i punti deboli della Juve?
“All’andata fu un primo tempo equilibrato, poi nella ripresa la sbloccarono sui piazzati e quando vanno in vantaggio hanno grandi strappi in ripartenza. Loro variano un atteggiamento aggressivo e un altro dove sono più compatti: dovremo ribaltare l’azione e avere qualità tecnica e lucidità per segnare”

Cosa chiederà agli esterni?
“Nella loro parte destra sono pericolosi Gatti, McKennie e Cambiaso, dall’altro parte sono più individuali perché Chiesa è devastante nell’uno contro uno. Dovremo fare tutto bene per vincere.

Avete preparato qualche cosa di particolare sui calci piazzati?
“In questi miei derby, su 9 gol ne abbiamo presi 7 sui piazzati. Con loro, qualsiasi cosa fai rischi perché hanno forza fisica impressionante e battitori di qualità. Abbiamo provato sia a zona che a uomo, ci è andata sempre male. Ma voglio responsabilità da parte dei miei giocatori, nei calci piazzati conta tanto la. voglia di non prendere gol”

Lo spogliatoio percepisce il tabù derby?
“L’importanza di una gara si basa su ciò che significa per i tifosi. Per i tifosi significa tantissimo, perciò per noi è mega importante. Siamo in un grande momento, mai così bene nel gioco, e possiamo farcela. A Genova mi è successa una cosa simile da giocatore, poi il primo derby vinto in modo sporco non ci siamo mai fermati. Vogliamo questo senso di crederci”

Cosa può dare lei alla squadra a livello di mentalità in queste ore che precedono il derby?
“All’andata arrivò in un brutto momento della squadra, per come siamo stati in campo, era il livello più basso del Toro. Ora siamo diversi, anche ad Empoli mi è piaciuto il Toro e adesso dobbiamo raccogliere. L’unico neo che mi do è il derby: il lavoro è stato fantastico, ma non vincerne nemmeno uno su cinque è una macchia”

Domani può dare un segno indelebile in futura memoria…
“Non in futura memoria…Il lavoro è stato ottimo, ma non vincere nemmeno un derby non è bello. E’ una partita speciale, è un momento speciale: ho grande voglia come tutta la squadra, tanti giocatori sono qui da prima di me e hanno voglia di vincere. La squadra si sente bene, vuole dare una grande gioia che ci meritiamo”

In caso di vittoria a chi la dedicherà?
“Ho tanti attestati di stima. C’è gente che ti dà coraggio e voglia, spero di vincere un derby proprio per loro”

Ilic può essere il giocatore giusto per battere le punizioni?
“Non giocherà, è appena tornato. Si è curato a casa sua e hanno fatto un bel lavoro, è tornato bene. E’ tra i convocati, sta bene e il suo talento è grande. Ma non ha i 90 minuti, può essere una soluzione a gara in corso”.

Chi allora può calciarle?
“Non abbiamo grandi battitori nei piazzati, ma Vojvoda li ha calciati bene e anche Rodriguez”

Sanabria garantisce maggiore movimento, Okereke forse permette più verticalizzazione. Strategicamente chi dei due è più funzionale per partire domani titolare al fianco di Zapata?
“Sanabria e Okereke sono le uniche possibilità che abbiamo. Lo interpretano in modo diverso, sceglieremo oggi. Tutti e due sono opzioni valide”

Può essere il suo ultimo derby: ha più carica?
“Anche in altri derby avevamo grande carica: abbiamo fatto ottime sfide con il neo dei calci piazzati, ne abbiamo persi tanti sotto questo aspetto. La carica non può essere più grande di prima”

Ci sono altri assenti?
“No. Rientra Ilic”

Cosa pensa di Allegri?
“E’ un grande allenatore, sa adattarsi e ha fatto grandi risultati. Non ha uno stile definito, come possono Guardiola e Gasperini, e per me si adatta alle varie situazioni. Da una parte è la sua forza, dall’altra è un difetto”

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