Juric:" Il mio gesto non era contro i tifosi" - IL TORO SIAMO NOI
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Juric:” Il mio gesto non era contro i tifosi”

Ivan Juric in conferenza stampa ha presentato la gara contro il Monza.

Che gara si aspetta?’Difficilissima. Il Monza gioca bene hanno giocatori molto associativi che si ritrovano nel gioco e nei passaggi. La loro classifica dice tutto, stanno facendo benissimo e sarà molto difficile’.

Ricci e Rodriguez quando tornano?’Ricci si è stirato, sarà abbastanza lunga. Rodriguez è difficile ci saeà a Monza, ma non ha lesioni’.

Ci dice la sua versione del gesto e dell’incontro di ieri con i rappresentanti dei tifosi?‘Ieri è stato molto bello: top, ho trovato persone pure e sincere. Siamo rimasti insieme molto di più di quello che ci si aspettava. Loro ci sono rimasti male per il gesto perché pensavano che fosse rivolto a loro: il gesto c’è stato, ma era per tante cose. Non avevamo chiuso la partita e con il Sassuolo ci era già capitato due volte, ed era dovuto anche a tutto l’ambiente perché non è stato bello sentire insultare i propri giocatori per tutta la partita. Però meglio quello che non esserci, diciamo così. Secondo i tifosi è stato il loro modo di spingere la squadra a reagire, l’importante è che ci sono e che non ci sia indifferenza. E’ stato bello l’incontro, sinceramente Mi dispiace se qualcuno si è offeso e ci è rimasto male perché comunque un allenatore deve controllarsi, però in un certo senso è anche giusto esprimere le emozioni in quelle condizioni e in quel momento erano quelle’.

Com’è ora il clima?’Sono un allenatore felice, che fa allenamenti intensi. Peccato per il risultato con il Sassuolo, poche volte ho visto un dominio così: i ragazzi sono stati fantastici. Può essere che il clima abbia aiutato, la cosa peggiore è l’indifferenza. E’ da un po’ che la squadra è sul pezzo e fa le cose giuste’

Questo episodio limite può essere una tregua e una ripartenza?’Le prospettive sono diverse: con 53 punti è un grande risultato, qui è insufficiente. Sono sempre stato sincero con voi e con i tifosi, la squadra ha fatto il massimo di ciò che poteva perché si partiva da un basso livello e da 37 punti. Quest’anno mi aspettavo un inizio migliore, avete percepito la mia sofferenza. Ma adesso sto allenando bene, con il Sassuolo c’è stato un dominio che arriva dagli allenamenti. Qui a Torino si vuole tanto, giustamente per la storia, e noi vogliamo darglielo: cercheremo di fare di più dei 53 punti. Ci proveremo, non sarà semplice ma la squadra è viva e sono tornato a rivedere il fanatismo. Adesso speriamo che questa roba qui continui: saranno alti e bassi, ma speriamo che siano prestazioni di questo livello e non quelle di cui ci siamo lamentati’

Ci sono leader nello spogliatoio?’Ci saranno alti e bassi, ma siamo giusti per l’intensità e nei comportamenti, e si capisca quando tutti si abbracciano alla fine con i magazzinieri e i fisioterapisti. E’ da un mesetto che vedo queste cose. Non c’è un leader, ma tanta gente che si sente coinvolta. Sono contento di come sta nascendo la cosa. Magari ci voleva un tonfo umano per ritrovare questa roba dell’altra sera’

Anche con il Sassuolo Taeze ha fatto il braccetto a destra, a che punto è la crescita di Sazonov? Come sta Zima?‘Zima sta meglio e ha fatto bene sia in Coppa Italia che contro Pinamonti, non gli ha fatto toccare palla. Ha questo problema, ma abbiamo aumentato la forza del ginocchio e andrà sempre meglio. Sazonov è un ragazzo splendido, ma deve lavorare tanto. E Tameze è uno spettacolo umano, un ragazzo di valori fantastici: gioca terzo senza problemi, ha fatto due assist ed è un leader assoluto. Sono soddisfatto, sta facendo bene in un ruolo non suo’

Si è rivisto Radonjic in campo, le questioni sono superate?’Giochiamo con due attaccanti ed è penalizzante per lui, come per altri. Lo userò quando penso sia giusto’

Cos’è cambiato da quest’estate ad oggi? Quali erano i problemi?’La squadra ha raggiunto un livello di gioco importante durante l’anno scorso, c’erano margini di miglioramento ed eravamo che mentalmente fossimo a posto per dare scontate certe cose fondamentali a livello umano. Abbiamo trascurato questo, le cose semplici, come quando educhi un figlio a salutare. Ci siamo un po’ persi, anche perché io non ho annusato certe situazioni. Ma da un mese vedo le cose che piacciono a me, ci sono alti e bassi ma vedo una squadra come l’ho vista negli ultimi due anni. E in certi sensi anche di più’

C’è stata una ricompattazione?’Deve succedere. Ieri è stato top, ho visto ragazzi sinceri che vogliono il bene del Toro e faranno di tutto per le vittorie, loro come tifosi e io come allenatore. La squadra è giusta, mi auguro di ripartire. Ci saranno brutte partite, ma serve che durante la settimana siano tutti sul pezzo. E’ da un mese che è così, ora abbiamo anche più punti dell’anno scorso ed è paradossale a vedere il clima e a sentire la mia insoddisfazione. Sono molto fiducioso’

A Monza utilizzerà Buongiorno a sinistra o Vojvoda basso?’Ora vediamo, ci sono assenze e vedremo le soluzioni. Sarà una sfida diversa rispetto al Sassuolo, dobbiamo trovare un modo per rendere. Ma i ragazzi anche fuori ruolo stanno dando il contributo’

Passare al 3-5-2 le fornisce l’assist per rompere il cordone ombelicale con Gasperini?’I concetti sono gli stessi. Tatticamente è diverso, trovi nuove soluzioni ma la voglia di fare la partita, di pressare e non aspettare rimane sempre. Sanabria e Zapata si esprimono bene. Trovare nuove soluzioni dà stimoli nuove ad un allenatore, ti fa anche piacere vedere una squadra che calciava poco a tirare tantissimo. Ma non rinunciamo al nostro credo. In tanti arrivano dalla scuola Gasperini, ma anche Palladino usa cose diverse’

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