Brusco risveglio in campionato per il Milan che sul campo del Torino ha perso la propria imbattibilità in trasferta dopo una striscia di diciassette risultati utili consecutivi. I campioni d’Italia in carica non perdevano lontano da San Siro dal 20 novembre 2021, giorno della rocambolesca sconfitta per 4-3 contro la Fiorentina. Da quel momento sono arrivati 12 vittorie e 5 pareggi. Poi Torino, il capolinea.Una prova decisamente al di sotto degli standard abituali per i rossoneri, capaci di incassare due goal nel giro di minuti – griffati Djidji e Miranchuk – che hanno spianato la strada al successo granata, nonostante la fiammella riaccesa dal contestato goal di Messias.Specchio fedele della prova sottotono del Milan è stata la prova di Rafael Leao: il portoghese, dopo aver sciupato due ghiotte chance per portare in vantaggio i campioni d’Italia, è stato sostituito all’intervallo del match dell’Olimpico Grande Torino.
Il tutto per una classifica che si complica, evidentemente, con il Napoli a recitare il ruolo del fuggitivo e ora a +6 proprio sul Diavolo, chiamato a rincorrere.Senza dubbio non il modo migliore per approcciare alla settimana che conduce verso il primo grande nodo stagionale: i rossoneri, infatti, ospiteranno mercoledì il Salisburgo a San Siro per centrare l’obiettivo degli ottavi di finale di Champions League, traguardo che in casa milanista manca dalla stagione 2013/14.
Stefano Pioli, dal canto suo, le ha provate tutte: vedere per credere il triplo cambio all’intervallo con Leao, Brahim Diaz e Kalulu a lasciare il posto a Dest, Rebic e De Ketelaere. A cui poi si sono aggiunti gli innesti, forse tardivi, di Bennacer e Giroud. Fattori che non sono riusciti a ribaltare l’inerzia della partita.”Sono deluso – ha detto il tecnico emiliano dopo il triplice fischio – volevamo continuare la nostra striscia positiva e mi aspettavo un’altra prestazione convincente. Dovremo lavorare sicuramente meglio.La partita era importante per mantenere il secondo posto e non allontanarci dal Napoli: loro stanno facendo un campionato eccezionale, ma è ancora lunga.Noi dobbiamo riprendere il nostro cammino, archiviando questa brutta sconfitta e pensando a mercoledì. Qui non avevamo già la testa alla Champions. Con il Salisburgo ci giochiamo il nostro primo obiettivo stagionale e ci prepareremo come si deve”.
Abisso non fischia,Aureliano non vede,Muto non parla.
Siete tutti marci.