Ventura:"Cairo contro Immobile è folklore,sono legatissimo al Toro" - IL TORO SIAMO NOI
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Ventura:”Cairo contro Immobile è folklore,sono legatissimo al Toro”

Gian Piero Ventura ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di ‘Arena Maradona’, trasmissione in onda sulle frequenze di Radio CRC: “Chi incontrerà maggiori difficoltà, domenica? Il Milan, perché andrà in casa di un’Atalanta arrabbiata per la sconfitta di ieri. Gasperini non regala mai nulla e la Dea è una signora squadra. La gara più tosta ce l’ha il Milan, ed è un peccato per quanto fatto dai rossoneri in questo campionato. Meritavano la Champions, ma devono ancora conquistarla. Per fortuna, di gente che si ‘tolga davanti’ non se ne vede più. Dieci anni fa poteva succedere, ma oggi un Cagliari già salvo toglie la Champions al Milan e la Lazio prova in tutti i modi a battere il Torino: questi sono segnali che le squadre danno il massimo, per fortuna. Ne va della regolarità e della professionalità di tutti. Il Milan sarà più riposato dell’Atalanta? Avrà anche più motivazioni. E’ una partita non facile, perché non ho mai visto i bergamaschi andare sotto le righe. Gasperini, per sua natura, vuole sempre fare risultato in tutti i modi. Pioli dovrà guadagnarsela sul campo, ma da amante del calcio credo che il Milan meriti di coronare la stagione con una qualificazione”.

Ventura ha poi aggiunto: “Il Napoli avrà vita più semplice col Verona? Gattuso ha una delle migliori rose degli ultimi anni, sarebbe ancora più in alto se non avesse avuto problemi legati ad infortuni e Covid. Rapporto Gattuso-De Laurentiis? I chiacchiericci non hanno aiutato la posizione in classifica, ma il Napoli è in corsa ed ha tutto per raggiungere la Champions. Pensavo che si potesse dare continuità al lavoro di Gattuso, bravissimo a compattare lo spogliatoio nonostante le chiacchiere, mantenendo un trend assolutamente positivo. Credo non ci siano i presupposti per proseguire con lui, è un peccato. Spalletti, Sarri o Allegri per il futuro? E’ fantacalcio, si può dire qualsiasi cosa o il contrario. Se ci fosse la possibilità di riportare Sarri a Napoli, si farebbe la felicità di tutta la città, riprendendo il filo del calcio-spettacolo interrotto negli anni scorsi. Probabilmente, anche Sarri avrebbe da ridire sui rapporti. L’importante, adesso, è centrare la Champions. Più tardi ci sarà tempo per pensare agli allenatori. L’acquisto di Osimhen è un messaggio, l’inizio di una nuova programmazione. Parliamo di un investimento importante: ha le potenzialità del grandissimo attaccante, pur non essendo già affermato ai massimi livelli. Certe cose non avvengono per caso. Una società come il Napoli lotta per vincere. Per puntare eventualmente allo Scudetto, però, devi costruire anno per anno”.

“Litigio tra Immobile e Cairo dopo Lazio-Torino? Sarebbe meglio che certe cose non accadessero, ma credo siano frutto della tensione del momento. Se a mente fredda parliamo con Ciro, dice cose assolutamente positive su Cairo. Allo stesso modo, l’affetto del presidente per Immobile è totalmente immutato. Se il Torino avesse perso a Roma, avrebbe rischiato grosso: potete immaginare la tensione tra le parti. Certe cose nel calcio succedono, ma durano lo spazio di una giornata. Tutto il resto è folklore. Se mi piacerebbe tornare un giorno sulla panchina del Toro? Sono legatissimo alla piazza. Oggi sono a Torino, ad esempio. Quando fai cinque anni in una società del genere, essa stessa diventa uno spicchio della tua vita, una parte importante. Sono a Torino per festeggiare la Coppa Italia della Juve? Essendo stato granata, non posso permettermelo (ride, ndr). Europei? L’Italia di Mancini è formata da giovani che hanno acquisito una mentalità assoluta, sono maturi. Ci sono tutti i presupposti per una grande competizione. E’ il mio augurio a Mancini: spero che con l’Italia torni in alto dove merita”.

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