…..e non “affossato”.
Questa comunque la sensazione esterna nel leggere sia i comunicati stampa di Longo sia le conseguenti “riflessioni” del suo procuratore. E’ indubbio che chi vive l’accaduto dall’esterno si chieda cosa avrà fatto o detto mai il 19enne per meritarsi una seconda punizione nel mentre si concedeva il perdono al compagno di sventura.
E, dico io, nel mentre si concedevano anche opportunità di esordio ad altri giovani.
La sensazione che si percepisce è una sorta di esagerato atteggiamento. Per lo più, poi, senza una chiara spiegazione nella seconda decisione anch’essa resa al pubblico “ludibrio”. A voler essere maligni si potrebbe sostenere che il 19enne Millico non sia mai stato nell’idea di costruzione di formazione da parte dell’allenatore e che quindi ogni magari impropria reazione del giovane abbia partorito una controreazione figlia di una disistima consolidata.
Tutto legittimo per carità ma senza voler entrare ancor più nel merito credo che un intervento della Società sarebbe stato opportuno. E quest’ultima cosa nell’ottica di un valore patrimoniale da tutelare.
Adrian
