Ferrero:"Il campionato finisce qui,combattiamo una guerra invisibile e c'è gente che muore" - IL TORO SIAMO NOI
Ferrero:"Il campionato finisce qui,combattiamo una guerra invisibile e c'è gente che muore" - IL TORO SIAMO NOI
Ferrero:"Il campionato finisce qui,combattiamo una guerra invisibile e c'è gente che muore" - IL TORO SIAMO NOI
Ferrero:"Il campionato finisce qui,combattiamo una guerra invisibile e c'è gente che muore" - IL TORO SIAMO NOI
Ferrero:"Il campionato finisce qui,combattiamo una guerra invisibile e c'è gente che muore" - IL TORO SIAMO NOI
Ferrero:"Il campionato finisce qui,combattiamo una guerra invisibile e c'è gente che muore" - IL TORO SIAMO NOI

Ferrero:”Il campionato finisce qui,combattiamo una guerra invisibile e c’è gente che muore”


La Serie A può finire qui, c’è il rischio che il campionato non si concluda. Ne ha parlato anche Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, a Radio Rai: “Che Serie A dovrebbe essere l’anno prossimo? La stessa di quest’anno. Per me il campionato finisce qui. L’anno prossimo si potrebbe giocare a 21-22 squadre“.

CLASSIFICA – “Il Benevento che ha 69 punti che deve dire? Non può restare a guardare. Scudetto? So che Lotito mi odierà ma così è la vita, non è che siamo ad aver voluto questa disfatta. La prima adesso è la Juve? Per me finisce così, con queste posizioni. Questa è la direzione da prendere se vogliamo fare gli Europei”.

IPOTESI – “Facciamo un’ipotesi, ci danno un mese di preparazione dal 4 aprile, arriviamo al 4 maggio: dovremo fare dodici partite. Arriviamo ad agosto. Che succede col campionato successivo? E con gli Europei? Li abbiamo spostati e va bene questo modo di essere, va bene credere di ripartire, ma poi dobbiamo fare altre otto settimane di stop per gli Europei. Cominciamo a parlare del dopo, non del prima”.

RIPARTIRE – “Qui parlano tutti, ma il problema è: quando ripartirà questa roba? Qualcuno ce lo può dire? No, non lo sa nessuno, tutti parliamo, tutti facciamo filosofia, tutti facciamo teoria, ma nessuno sa niente. C’è gente che muore, combattiamo una guerra che non si vede e parliamo di calcio? Ancora vogliamo parlare di calcio?”.