Bruno Peres ricorda quel gol nel Derby:"Non la passo,devo tirare" - IL TORO SIAMO NOI
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Bruno Peres ricorda quel gol nel Derby:"Non la passo,devo tirare" - IL TORO SIAMO NOI

Bruno Peres ricorda quel gol nel Derby:”Non la passo,devo tirare”

Bruno Peres, esterno brasiliano del Trabzosnspor, in una intervista a GianlucaDiMarzio.com ha parlato dello scudetto vinto in Turchia e della sua esperienza in Italia al Torino e alla Roma.

Dal 2014 al 2016 è stato al Torino. Poi due anni alla Roma, dove è tornato per una stagione e mezzo tra il 2020 e il 2021. Quasi una carriera intera. E pensare che in granata rischiava di non giocare nemmeno una partita: c’era stato un problema di passaporti, lui si era infortunato e il suo acquisto dal Santos rischiava di essere annullato. “Ero già rassegnato a tornare, ma non volevo proprio. E poi a Ventura piacevo, mi ha detto che bisognava trovare un modo per farmi restare, che in Italia avrei fatto bene”.

SCUDETTO – «Sono tre giorni che si festeggia, non aspettavano altro qui. Quando ero arrivato, l’obiettivo era finire nei primi tre posti: la squadra era forte e lo sapevamo. Ma poi abbiamo cominciato a fare delle grandi partite, ne abbiamo vinte tante di seguito e ce l’abbiamo fatta».

VENTURA – «Come a un padre. Mi ha insegnato il calcio in Italia, a crederci. Non mi faceva mai un complimento, o diceva che mi sarei esaltato troppo. Abbiamo anche litigato molto, ma poi mi abbracciava sempre e ripartivamo. Tutte le volte che torno in Italia cerco sempre di incontrarlo».

GOL NEL DERBY – «A Torino ho anche segnato il gol più bello della mia carriera. Il giorno prima di quella partita, ero in macchina con Amauri: gli dissi che avrei segnato di sicuro. Lui mi aveva detto che avrei dovuto però fargli anche un assist. Glielo promisi. E avevo ripetuto la promessa anche a cena, davanti a lui e a Josef Martinez: ‘Ve lo assicuro, domani segno’. Stavamo perdendo, a un certo punto avevo recuperato palla. Mi ero voltato, nessuno mi seguiva, e davanti avevo spazio. Allora avevo iniziato a correre, pensando di arrivare almeno vicino all’area per crossare. Ero convinto che qualcuno mi avrebbe fermato, come Vidal, che però a un certo punto era tornato verso il centro del centrocampo, perché non mi stava dietro. E poi anche Chiellini e Bonucci: si erano avvicinati, ma poi erano andati più in mezzo, dove c’era Quagliarella. Una volta entrato in area mi ero detto: ‘Non la passo più. Io qui devo tirare’. È stato un gol incredibile. Da quel giorno, i tifosi del Torino hanno capito che non ero solo un giocatore arrivato da pochi mesi. Ma Bruno Peres: quello che aveva fatto una grande rete nel derby».

ROMA – «Se ho un rimpianto, è che in quei due anni nella Capitale avrei potuto fare molto di più. Roma è una piazza difficile e io mi ero sentito arrivato. Avrei potuto fare molto di più, ma se non avessi fatto quegli errori, adesso non sarei la persona che sono diventato: si sbaglia, si impara, si cresce».

Di Valentino Della Casa

Fonte: Gianluca Di Marzio

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