Con Dazn il calcio italiano ha fatto flop.I numeri del fallimento - IL TORO SIAMO NOI
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Con Dazn il calcio italiano ha fatto flop.I numeri del fallimento

La Juventus spalleggiata dall’Inter di Marotta e da Napoli, Atalanta, Lazio, Fiorentina e Verona aveva sfiduciato Dal Pino e stava premendo affinchè i diritti tv, priorità assoluta, venissero ceduti a Dazn dopo una vita trascorsa dai club di A in compagnia di Sky. Cosa che avvenne: al ribasso rispetto al triennio precedente (-43,3 milioni) con Dazn che assicurava 840 milioni a stagione per le 10 partite settimanali e Sky che contribuiva con 90 milioni per la co-esclusiva di 3 partite.

A distanza di nemmeno un anno dalle rovinose decisioni prese in quei giorni dal calcio italiano, sapete cos’è successo?

È successo che l’ormai conclamato flop di Dazn oltre a comportare un calo di visibilità della Serie A calcolato nell’ordine del 20-30%, con conseguente drammatico deprezzamento del prodotto, ha fatto sparire dai radar indovinate chi? Proprio la Juventus, che essendo stata concessa alla co-esclusiva con Sky una sola volta nel girone d’andata contro le 7 dell’Inter e le 8 del Milan, ha avuto uno spaventoso crollo di audience passando dai 29 milioni di spettatori del campionato scorso ai 14,5 milioni di oggi, sempre sommando i dati omogenei Auditel delle due piattaforme. E se un anno fa la classifica degli ascolti a metà campionato vedeva la Juventus in testa, come sempre, con 29 milioni di spettatori seguita da Milan con 21,1 e dall’Inter con 19,3, oggi il quadro è andato a gambe all’aria col Milan leader con 15,8 milioni di spettatori davanti a Inter con 15,3 e Juventus con 14,5.

E poiché, come i club sanno bene, l’8% dei diritti-tv vengono ripartiti secondo la legge Melandri in base agli ascolti-tv di ogni club, ciò significa che la Juve, risucchiata nel buco nero di Dazn e sparita dai radar Sky, vede ridurre alla metà la fetta di soldi normalmente di suo appannaggio per la dabbenaggine e l’in – sensatezza delle scelte operate da Dazn e Lega Calcio in termini di numero di abbonati (in vertiginoso calo), scelta delle tecnologie trasmissive, distribuzione delle partite tra piattaforme, distribuzione delle squadre tra slot orari con platee diverse.

La Juventus, che tanto aveva premuto per il passaggio da Sky a Dazn, avrà quest ’anno esattamente il 50% della visibilità in meno; addirittura il 65% se alle partite aggiungiamo la mancata visibilità dei programmi pre e post match cui Dazn, in ritardo, sta tentando adesso di porre rimedio. Inutile dire che alla luce di tutto quanto sta succedendo il valore dei diritti della Serie A – da sempre la prima se non unica fonte di sostentamento dei club – sta andando a picco non foss’altro per le ricadute pubblicitarie che il nuovo e disastroso quadro comporta. Insomma, un harakiri in piena regola. Ma come diceva quello, per il resto tutto bene. Lo scrive Il Fatto Quotidiano.

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