Toro-Juve: la pagella granata
SIRIGU 6.5 – Al di là dell’ormai solito goal sotto le gambe, prova a salvare il salvabile. E ci riesce.
IZZO 6 – Mantiene oculatamente la posizione, spiccando principalmente nel gioco aereo. Avvio non particolarmente convincente, dopodiché prende le misure agli attaccanti bianconeri.
BREMER 7 – Di gran lunga, per letture individuali e non solo, il miglior interprete del pacchetto arretrato granata. Super di testa, bravo nel gioco d’anticipo.
BUONGIORNO 6.5 – I clienti, dalle sue parti, sono piuttosto scomodi. Ma non traballa, anzi, a volte ne viene a capo anche con classe.
VOJVODA 5 – Chiesa preme ininterrottamente sull’acceleratore e, si sa, neutralizzarlo non è semplice. Detto ciò, patisce in lungo e in largo. Il tutto, non mettendo in mostra piedi educati.
RINCON 6.5 – Tra gli ex di giornata, getta il cuore oltre l’ostacolo. Pressa tutto e tutto, onorando – eccome – la casacca. (72’ LUKIC 5.5 – Un po’ troppo arruffone).
MANDRAGORA 6.5 – Dà geometrie e punti di riferimento e, inoltre, ha il merito di creare la conclusione dell’1-1. Insomma, netta e chiara crescita esponenziale.
ANSALDI 6 – Nel giallo tattico c’è tutta l’intelligenza di un giocatore esperto che, nei momenti di maggiore difficoltà, non perde mai la calma.
VERDI 6.5 – Partenza in sordina, atteggiamento timido, ma con il trascorrere dei minuti cresce e non è un caso che ne giovi l’intera coralità. Certamente, però, potrebbe fare di più. Ma questa non è una novità. (86’ BASELLI S.V.)
SANABRIA 7.5 – Dopo l’Inter, regala due dispiaceri anche la Juve. Attacca primo e secondo palo da centravanti navigato, cosa che è a tutti gli effetti.
BELOTTI 6 – La generosità non gli manca. E lo si capisce candidamente da come abbassi il suo raggio d’azione per favorire il flusso corale. Poco servito, fa quello che può. (72’ ZAZA 5.5 – Invisibile)