Giampaolo:'La società ha fatto il possibile sul mercato " - IL TORO SIAMO NOI
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Giampaolo:’La società ha fatto il possibile sul mercato “

“Il quadro sanitario è più complesso di come si pensi, la stagione ancora non è cominciata, abbiamo giocato solo tre partite, noi del Toro due. Io penso che si farà il possibile per portarla a termine. L’iter che ci potrà a questo di volta in volta cambierà, ci saranno nuovi decreti ai quali dovremo adeguarsi. Il dubbio che mi sorge dal punto di vista tecnico, ci sono squadre che su trenta calciatori hanno già il novanta per cento che ha avuto il problema Covid, da noi solo tre, quindi potenzialmente siamo sempre a rischio di perdere i calciatori. A differenza del Genoa che li ha avuti in una sola volta, questo determinerà disparità. Ma dobbiamo adeguarci allo spettacolo che deve andare avanti”.

Sul gruppo: “Dopo la partita contro l’Atalanta abbiamo perso molti giocatori per le nazionali, siamo rimasti in quattordici, di cui molti difensori. Il lavoro che abbiamo fatto ovviamente è stato fatto sulla difesa, oggi è la prima volta che alleno tutta la squadra. Quasi tutti i nazionali hanno giocato, questo è importante per il minutaggio. A me conforta che la squadra lavora bene, questo mi da fiducia”. Sul mercato: “Il club ha fatto il massimo di quello che si poteva fare, il mercato non fila sempre liscio come si vorrebbe, io sono sempre contento dei calciatori che alleno e non di quelli che non ho e avrei potuto avere, voglio costruire qualcosa di positivo con quello che ho, la rosa è numericamente giusta, ora tocca a noi. Nel momento in cui il mercato si chiude sono soddisfatto dieci”.

Su Gojak: “E’ stato molto seguito dallo scouting, è un calciatore a cui abbiamo dato la collocazione da mezzala, quindi ricoprirà quel ruolo. Oggi lo vedrò per la prima volta, avrò modo di scoprire meglio le caratteristiche”. Su Bonazzoli: “Può esserlo oppure no. La domanda va posta in maniera diversa. Bonazzoli lo ho allenato per brevi periodi alla Samp, perché ancora non era pronto e doveva fare le sue esperienze. Dopo il lockdown è cresciuto, si è tolto di dosso l’aria del ragazzino, ha fatto cose egregie nell’ultima parte del campionato scorso. Spero e sono sicuro che possa contribuire alla nostra crescita e del reparto offensivo, che è comunque composto da Zaza, che secondo me sta facendo molto bene, Belotti, Millico ed Edera”.

Sul regista: “Noi lavoriamo per creare delle specificità nel ruolo, individuiamo un calciatore e ci lavoriamo per poterlo schierare dovesse mancare Rincon. Oggi c’è lui, se manca lui c’è Segre. Poi in un campionato può accadere di tutto, possono mancare entrambi, al momento non c’è nessun altro che può giocare li”. 

Su Belotti: “Il Gallo, come gli altri attaccanti, ha dei compiti e delle funzioni, ai quali deve assolvere. Io preferisco che Belotti corra nella metà campo avversaria e non nella nostra. In passato ho avuto Quagliarella  a cui ho chiesto le stesse cose, e lui con me in tre anni avrà fatto cento gol. Io gli chiedo di correre nella parte dell’avversaria. Chiedo alla mia squadra di recuperare palla nella metà campo avversaria in modo da mettere Belotti il più vicino possibile alla porta”.

Su Izzo: “Dal primo giorno in cui siamo assieme Izzo si allena nel ruolo di terzino destro. Poi è arrivato Vojvoda, ed è tornato Singo, li sono in tre. Poi sappiamo tutti che Armando ha quasi sempre giocato da terzo difensivo”.

Sul tour de force da qui in avanti: “Non mi preoccupa nella misura in cui posso a vere a disposizione tutti i calciatori. Noi abbiamo giocato tre amichevoli da 45 minuti più due partite di campionato. Paradossalmente chi è più allenato alle partite sono i nazionali e meno i giocatori che sono rimasti qui. Spero di poter contare su tutti i calciatori perché questo mi darà la possibilità di gestire meglio le risorse, le energie fisiche e mentali in un ciclo di partite così ravvicinate”.

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