Izzo-Raiola,un'operazione che può portarlo lontano dal Toro - IL TORO SIAMO NOI
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Izzo-Raiola,un’operazione che può portarlo lontano dal Toro

Izzo e Ronaldo

Il passaggio alla scuderia di Mino Raiola per Armando Izzo seminano incognite sul suo futuro del napoletano in granata. Di mezzo c’è anche il timore di perdere l’Europeo, vista la batteria di difensori centrali di una certa affidabilità a disposizioni di Roberto Mancini. Cairo lo ha blindato con una clausola rescissoria vicina ai 40 milioni, che tutti i tifosi di augurano non venga usata a breve, sebbene la stagione fin qui disputata sia di gran lunga sotto le attese.



Michele Criscitiello:”Appreso anche di una notizia del mercato dei procuratori e abbiamo già espresso il nostro pensiero in diretta su Sportitalia. Concetto che ribadiamo per iscritto. Riguarda il difensore del Torino Armando Izzo. Un ragazzo serio, educato, intelligente che però per arrivare dove è arrivato ha fatto enormi sacrifici. Da Scampia alla Nazionale, la sua storia è da libro cuore. Le difficoltà familiari e la forza di non arrendersi mai. Scartato dalle giovanili del Napoli, con Rastelli ad Avellino si è lanciato e messo in evidenza prima di andare al Genoa e poi passare al Torino dove oggi guadagna 2,2 milioni di euro grazie ad un bel contratto strappato (mica roba da poco) ad Urbano Cairo”.

“Izzo è un bravissimo ragazzo e in queste righe non ci sono accuse o falsi moralismi, però, da uno così non ci aspettavamo il cambio di procuratore che più di un cambio di agente è un cambio di secondo padre. Premesso che nella vita professionale ognuno è libero di prendere le proprie decisioni. Addio a Paolo Palermo per passare a Mino Raiola. Che Raiola sia bravo nessuno lo mette in dubbio, anche se ad esempio il contratto di Bonaventura al Milan ancora non è stato rinnovato e le cifre sono le stesse dei tempi di Martorelli. Izzo, però, no. Cambiare agente/padre dopo che ha cresciuto non solo calcisticamente un ragazzo di Scampia fa pensare che in questo mondo davvero tutto abbia un prezzo. Armando ha scritto belle pagine della sua storia e siamo certi che, anche se qualcosa un agente avrà potuto sbagliare, il fattore umano in questo caso non sarebbe mai dovuto essere messo in discussione”.

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