Verso Genoa-Toro,Mazzarri:"Dobbiamo essere meno timorosi" - IL TORO SIAMO NOI
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Verso Genoa-Toro,Mazzarri:”Dobbiamo essere meno timorosi”


La convocazione di Belotti, reduce dai problemi al costato, è la notizia migliore per Mazzarri e per il Torino in vista della delicata trasferta di Genova. Contro i rossoblù di Thiago Motta la presenza del capitano non è ancora scontata: “Farà un provino domani mattina, lui è importante per noi e valuteremo se sarà a disposizione”. I granata dovranno concentrarsi sulla prestazione “aumentando le possibilità di fare risultato”, provando anche a resettare dal punto di vista mentale: dopo un anno vissuto sulle ali dell’entusiasmo, frequentando le zone nobili della classifica, è necessario fare un passo indietro, adattandosi alla nuova condizione dei granata.

Walter Mazzarri, ultimamente lei ha sempre detto di non voler guardare gli avversari ma di pensare alla sua squadra. Quali sono i punti di forza su cui ripone maggior fiducia in vista del Genoa?

“Dobbiamo lavorare sulla prestazione, aumentando la possibilità di fare risultato. Stiamo lavorando in quest’ottica, sui dettagli che ci hanno fatto perdere alcune partite: a volte facendo prestazioni buone, ma con errori individuali, altre giocando male. Spero di rivedere la compattezza e le sinergie dell’anno scorso”.

Nella scorsa stagione il Torino segnava con molti interpreti. Quest’anno mancano i gol dei centrocampisti. É questo il problema maggiore?

“La squadra è un blocco unico, dobbiamo tornare ad essere compatti. Allora verranno i gol. L’osservazione è giusta, ma è anche vero che prendiamo tanti gol e quindi tutti dobbiamo migliorare. Anche quando facciamo il 63% di possesso di palla, come con l’Inter, facciamo comunque fatica a fare gol”.

Come sta la squadra?

“Guardo sempre avanti, sono convinto di aver lavorato bene ma bisogna tradurlo in prestazione domani. Per come li ho visti lavorare questa settimana, sono fiducioso di vedere la squadra che si avvicina il più possibile a quella che si è vista lo scorso anno”.

Come sta Belotti?

“É convocato, ma si è sempre allenato a parte. Domani farà un test, lui è importante per noi: potrei dire una percentuale ma non la so, proviamo a vedere fino a domani se riusciamo a recuperarlo”.

Il Torino è la seconda peggior squadra per tiri tentati dopo il Brescia. Qual è il suo punto di vista?

“Ho rivisto il primo tempo con l’Inter: abbiamo avuto il 63% di possesso, creando tanti presupposti per il gol. In questo momento è anche subentrata la voglia di spaccare il mondo, invece bisognerebbe essere più lucidi sotto porta. Prendiamo gol alla prima occasione, creiamo presupposti ma sbagliamo l’ultimo passaggio. Questo è anche dettato dal momento che stiamo vivendo. Non è detto che comandare la partita sia sempre produttivo”.

Crede che in questo momento il Torino debba cambiare mentalità dopo la stagione di vertice passata?

“Si deve ripartire da lì e qualcosa ulteriormente si è visto. La cosa più difficile è far cambiare la rotta. Ci stiamo provando, ecco perché domani sono curioso di vedere come affronteremo la partita”.
Dal derby lei ha intrapreso la strada della stabilità tattica. Continuerà su questa strada?

“Qualcosa cambio di partita in partita. In fase difensiva ci sono degli adattamenti, lo facevano anche l’anno scorso. Ma i principi fondamentali sono gli stessi: quello che mi fa sperare è che il 90% della rosa a livello atletico ha più intensità, brillantezza. La volontà spesso c’è ma se non ci sono le gambe non si riesce ad esprimerle. Voglio una squadra più compatta, cattiva, che riacquisti lo spirito avuto fino a poco tempo fa”.

Lukic è sembrato uno dei più positivi. Lo riconfermerà?

“Fa tanta quantità ma deve migliorare. É uno di quelli che deve andare al tiro, ma sta crescendo in maniera esponenziale ed è in forma, domani giocherà”.
Invece Berenguer?
“Lo tengo parecchio in considerazione. Ormai si gioca in 14, lui è un giocatore importante quando gioca dall’inizio e anche quando entra dalla panchina. Con due accelerazioni ha risolto la partita con la Spal di due anni fa. É giovane, deve forgiare il carattere”.

Filadelfia: è stata la contestazione a far scegliere di chiudere gli allenamenti?

“Se vi ricordate quando vi dissi che avremmo aperto gli allenamenti al pubblico il primo giorno di ogni settimana, dissi che dovevano esserci i presupposti per farlo, per lavorare in un certo modo. Dopo la partita con l’Inter, riunendoci in società, abbiamo ritenuto opportuno che non ci fossero i presupposti, Da ora in poi valuteremo di volta in volta. Al di là del risultato domenicale l’allenamento deve essere svolto in serenità. Non devo dire altro”.


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