Il Presidente della Chapecoense:”Ringrazio il Toro e i suoi tifosi”
Comi:“Tutto è partito circa un anno fa, quando la Chapecoense arrivò a Roma per un’amichevole. Da lì, grazie alla disponibilità dei due presidenti, è nata l’idea di giocare un’amichevole qui per sostenere una società che ha avuto un problema enorme. Siamo stati anche noi toccati in passato da una sciagura simile e diverse società ci sostennero, come il River Plate. Oggi siamo orgogliosi di poter fare lo stesso con la Chapecoense”.
Il Presidente della Chapecoense Plinio: “Parlo poco italiano, purtroppo.Ringrazio tutto il Torino, e i tifosi. La Chape è una squadra che nasce nello stato di Santa Caterina, e ci sono tanti discendenti italiani, soprattutto veneti. L’incontro a Roma con il Toro ha portato grande emozione, è stato un simbolo di solidarietà, soprattutto quando poi hanno deciso di fare questa partita per omaggiare i caduti della Chapecoense. Quando c’è stato l’incidente il 4 maggio, ero molto piccolo. E soltanto poi crescendo ho capito il valore della perdita del Grande Torino, me ne parlavano mio padre e mio nonno. La Chapecoense ha avuto 4 sopravvissuti, e c’è stata una perdita non solo di calciatori e colleghi, ma proprio di amici. Nella vita ci sono coincidenze, crediamo che una cosa non possa accadere, o se accade non sappiamo come reagire. È la parte spirituale che ci dice come andare avanti. Sono contento di omaggiare queste due squadre domani: è un simbolo di sopravvivenza e amore verso i caduti. Inoltre do un benvenuto a Bremer, sono contento che sia arrivato qui. È tra fratelli”