Juric:"Posssiamo fare qualcosa che non credevo possibile tre mesi fa" - IL TORO SIAMO NOI
Juric:"Posssiamo fare qualcosa che non credevo possibile tre mesi fa" - IL TORO SIAMO NOI

Juric:”Posssiamo fare qualcosa che non credevo possibile tre mesi fa”

Ivan Juric in conferenza stampa ha presentato la partita con l’Empoli che si disputerà domani alle ore 20,45 al Carlo Castellani. La squadra toscana insieme al Frosinone è al terzultimo posto e lotta per salvarsi.

In cosa è migliorata la squadra da inizio stagione?’Ne abbiamo parlato tanto. La squadra è solida e bisogna continuare così. Alle volte vinciamo altre no, ma siamo giusti’

Rispetto all’anno scorso avete 5 punti in più, la classifica è giusta?’E’ giusta, magari alle volte non si riesce a fare gol. Il mio rammarico sono gli infortuni di Schuurs, Djidji, Ilic e  adesso Gineitis. Su questo purtroppo non ci si può fare niente’

Quali sono i rischi da evitare contro l’Empoli che sta lottando per salvarsi?’Li ho visti dal vivo a San Siro. La differenza tra noi e loro è minima, dipende tutto dal lavoro e dalla voglia di migliorarsi. A San Siro hanno fatto bene, sarà difficile e si giocherà sui dettagli’

Qual è la situazioni degli infortunati per domani?’Gineitis ha una cosa seria. Il resto della squadra è in ottima forma, abbiamo fatto un’altra settimana giusta. Dobbiamo dimostrare di essere mentalmente e fisicamente pronti’

Si ha la sensazione che il Torino possa andare in Europa grazie ai gol di Sanabria e Zapata, come ha visto i due giocatori in settimana?’Bene, Sanabria dopo la settimana di riposo ha fatto un’ottima settimana.  Zapata ha la continuità dei grandi, cura sempre il suo corpo e li vedo bene’

Dopo la prestazione col Monza, Lazaro è tornato ad essere il titolare della fascia sinistra?’Non ci sono titolari, siamo un po’ contati e ogni settimana cerchiamo le soluzioni giuste. Può succedere anche domani di cambiare qualcuno, dobbiamo tirare fuori il meglio da tutti e i cambi sono decisivi per dare lo slancio’

Quanto è importante l’aspetto psicologico per questo finale di stagione?’Tutto parte dagli allenamenti, non è che fai un discorso e poi sistemi. Bisogna sempre andare forti, in partita serve fare ciò che si è provato. Dobbiamo essere sempre sul pezzo, ma mi sembra un Toro maturo: anche nelle difficoltà siamo sempre tosti. Il lavoro sulla testa si crea con il tempo e con gli allenamenti per poi portarlo in partita’

Ricci è in diffida: ci sta pensando per il derby?’Non ci penso proprio al derby’

Si sente evoluto a livello personale?’Molto evoluto. Ho affrontato situazioni diversamente rispetto al passato. Non è solo il campo e tattica, anche altre situazioni che prima non avevo’

Cosa si porta dietro di questa esperienza al Toro?’Non lo so, sono sorpreso dalla domanda. Faccio fatica a dirlo al volo. Ho ancora tutto contrastante (ride, ndr)’

Non dovesse arrivare l’Europa, proverebbe un senso d’incompiutezza anche per la sua evoluzione?’Non ci ho pensato. Bisogna far felice la gente, questa è la cosa che mi porta avanti. E quando non riesci a farlo, è meglio togliersi. Stiamo facendo bene, ci sono tanti giovani che prima non avevamo e si lavora bene. Poi si vedrà. Ora voglio vincere a Empoli e giocare così, l’obiettivo è quello. Manca l’ultima pazzia di spingere forte e ottenere un risultato che tre mesi fa mai avrei pensato’

Nei primi tempi non avete subito gol in 26 gare su 30: è un gruppo che non sbraca mai?’Sono molto soddisfatto del Toro. Ricordo i 140 gol presi in due anni, i giocatori che lottavano per salvarsi: è per questo che dico che la differenza è poco tra un traguardo importante e lottare per non retrocedere. Il dato è da un lato positivo, ma dall’altra puoi pensare che ci manchi la panchina più lunga per ottenere qualcosa in più. Già domani è una sfida molto pericolosa, basta poco per cambiare questa serietà: se due o tre giocatori non remano dalla stessa parte, poi diventi fragile come tre o quattro anni fa nonostante una rosa molto importante’

Chi mancherà domani?’Questo è il mio rammarico. Non ci saranno Ilic, Schuurs e Djidji, poi è un peccato per Gineitis perché volevamo vederlo all’opera’

Ha visto la finale di Coppa Italia Primavera di ieri sera persa dal Torino ai rigori?’Hanno fatto la partita giusta, meritano complimenti. Il problema dei nostri giovani è come impostarli bene: il passo tra Primavera e prima squadra è enorme, c’è un abisso tra i nostri allenamenti e i loro. Ciò che fanno Atalanta e Juve è fantastico con l’Under 23. Abbiamo tanti giocatori interessanti come Dellavalle che domina in tutte le partite, ma deve farsi le ossa e trovare soluzioni per farlo crescere. In tanti possono diventare giocatori nostri, magari non subito’

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