Urbano Cairo è intervenuto al Cimitero Monumentale di Torino alla cerimonia ufficiale di commemorazione del Grande Torino.
“Per me è sempre una grande emozione il 4 maggio. E’ la seconda volta che veniamo al Cimitero Monumentale e anche qui è un momento molto toccante. Si è detto veramente tanto sul Grande Torino. Oggi in un momento come questo in ci abbiamo avuto due anni di pandemia e adesso c’è anche la guerra in Ucraina sicuramente il fatto che il Grande Torino sia stato un grande motore di ripartenza negli anni dopo la Seconda Guerra Mondiale è un parallelismo al quale doppiamo pensare e fare perché dobbiamo prendere esempio da questi giocatori, da questa squadra che ha che ha battuto tutti i record che è stata qualche cosa di speciale e che oggi dopo 73 anni siamo qui a ricordare adesso al Cimitero e nel pomeriggio a Superga, dove saremo sempre in tanti come sempre”.
“La cosa incredibile è che tanta gente, ormai la maggior parte non ha conosciuto nessuno di quei calciatori, ha un affetto, un amore, una passione, un trasporto per tutti loro che è veramente qualche cosa di unico e che dice quanto hanno fatto per noi e per tutti in quei momenti e per questo motivo li ricordiamo in questo modo. Per questo penso che per noi sia una giornata molto speciale. Prima ho visto Cereser, Zaccarelli, Claudio Sala. Voglio dire a D’Alessandro ,il presidente del Circolo Soci, che non esistono ex granata perché quando si diventa granata lo si è per la vita”.
“Si è parlato moltissimo di Belotti, meglio non parlarne più e vedere cosa accadrà di diverso da cosa mi aspetto. Io ci spero eccome, ci mancherebbe: è con noi da 7 anni, secondo miglior marcatore, nessuno potrebbe essere contento se non fosse più con noi. Ora non ne parliamo più, magari non parlandone qualcosa accade”.
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