“Meglio però mettersi l’anima in pace”, scrive il Sole 24 Ore: “La “concurrency” per gli abbonati Dazn si avvia a uscire di scena“. E cioé: dalla prossima stagione non solo Dazn e Tim non viaggeranno più assieme, ma non ci saranno più le due utenze collegate a un medesimo abbonamento in grado di vedere contemporaneamente lo stesso contenuto. Anzi: sarà possibile ma costerà di più. “Ci sarà un repricing”, come dicono quelli che non vogliono parlare di aumenti.
A quanto risulta al Sole 24 Ore, in Dazn la scelta è stata fatta e sarebbe già stata comunicata, fra gli altri, anche al partner Tim. “Nero su bianco sarebbe stata data indicazione che in estate, prima dell’avvio del prossimo campionato di Serie A, ci sarà una rimodulazione dei prezzi a seconda del numero di device registrati, o anche degli stream visibili contemporaneamente, o anche della qualità delle immagini”.
L’ultima opzione è meravigliosa: si fatica a concepire una qualità di immagine inferiore a quella che moltissimi utenti hanno dovuto sopportare per tutta la stagione. Evidentemente tenteranno di vendersi a un prezzo maggiorato una qualità superiore, che per i concorrenti è già lo standard.
Nel frattempo, a quanto risulta al Sole 24 Ore, “proseguono le discussioni per ridefinire gli accordi fra Tim e una Dazn”. “Le ultime indiscrezioni indicavano una richiesta di taglio del minimo garantito fino a 100 milioni a stagione. Il tutto senza toccare il rapporto di esclusiva che lega l’app Dazn al box Timvision”.
Fonte Il Sole 24 Ore
