Avv.Marengo:”Non cerchiamo alibi”
Arbitraggio vergognoso?
Si, come di consueto quando si ha a che fare con i gobbi; quindi nulla di nuovo. Il furto è lo stile juve, ora et semprer. Vale per noi e per tutte le altre squadre. Vale per i rigori non dati, vale per i cartellini gialli, vale per i falli fischiati e non…
Ma ciò non sia oggi un comodo alibi.
Poco mi convincono i piagnistei sul rigore non dato. Mi ci assocerei se la partita fosse stata veramente giocata alla pari, invece, e sempre più, dobbiamo inginocchiarci davanti al nostro più fulgido campione: Salvatorte Sirigu. L’uomo in più, il campione autentico che spesso ci ha consentito di portare a casa risicate vittorie e altrettanti risicati pareggi. Colui che tante (troppe) volte ha saputo trasformare in sconfitte di misura, come ieri, ciò che sarebbe stata un’umiliante goleada.
Certo ieri è stata sconfitta di misura. Una sconfitta di misura contro i peggiori zebrati incontrati negli ultimi decenni. Gobbi senza gioco e senza fantasia, con sin’anche limiti nel palleggio ed una difesa, tra De Sciglio e De Ligt, degna di squadra da metà classifica. Eppure ennesima sconfitta è stata, la 17° su 21 derby negli ultimi 14 anni, la 6° su 11 partite quest’anno.
Una sconfitta di misura che, complice il supporto giornalistico, viene oggi spacciata per quasi vittoria, nonostante un’unica (rimarco: unica) occasione da rete inventata dai migliori piedi di cui dispone la squadra: Ansaldi. Una sconfitta di misura giornalisticamente e societariamente propagandata come di un “gruppo ritrovato”, di una squadra nuovamente in grado di dire la sua contro chiunque.
Una sconfitta di misura, mediaticamente ben venduta, che lascia quindi invariata la panchina. Il presidente non procederà ad esonerare Mazzarri e non dovrà sobbarcarsi il costo di un nuovo allenatore. Com’era sarà.
Peccato che com’era non sia più la classifica. Siamo ormai quattordicesimi, a soli 4 punti dalla retrocessione… e mentre scrivo la Spal non è ancora scesa in campo ed i 4 punti sono su un Brescia con una partita in meno…
Cari fratelli di fede… la vedo brutta. Brividi incontrollati mi scendono lungo la spina dorsale. O ci diamo una sveglia e, senza cadere nell’illusione che questa sconfitta di misura abbia valenza positiva, cambiamo immediatamente l’allenatore più incapace della serie A, oppure spettri e baratri si apriranno davanti a noi. Spettri e barati contro cui questa squadra non è attrezzata a combattere. Spettri e baratri che per l’inconsistenza del signor (mi rifiuto di scrive mister) Mazzarri rischiano di divenire sempre più paurosi e profondi.
Quindici anni di nulla sono tanti, troppi da digerire per un tifoso granata. Ma al peggio, si dice, non v’è mai fine. Questi quindici anni, senza un rigurgito di orgoglio ed un intervento sulla guida tecnica, rischiano di collimare con la più nefasta chiusura del cerchio: Cairo che ci riporta laddove ci prese. Per dirla alla Conte: ho pauraaaa…
In ultimo un modesto suggerimento a coloro che continuano ad applaudire la gestione societaria: il salame è un meraviglioso alimento, ma gustatelo con la bocca, non mettetevelo davanti agli occhi…