Finisce 1-1 Torino-Venezia, anticipo della 35esima giornata di Serie A. I lagunari partono fortissimo, si vedono annullare il vantaggio di Zerbin per un fuorigioco millimetrico, poi passano al 37’ con una grande azione personale di Kike Perez. I granata reagiscono nella ripresa, sbattono un paio di volte contro un super Radu, ma alla fine trovano il pari su calcio di rigore con Vlasic (tocco di mano di Idzes). La squadra di Vanoli sale a quota 44 punti, ma ora rischia di essere scavalcata dal Como al decimo posto; quella di Di Francesco stacca momentaneamente l’Empoli, ma non riesce a uscire dalla zona retrocessione.

IL TABELLINO
Torino-Venezia 1-1
Torino (4-2-3-1): Milinkovic-Savic; Walukiewicz 5 (1′ st Dembele), Coco 6 (45′ st Masina), Maripan, Biraghi 6 (45′ st Pedersen); Ilic, Casadei 5 (1′ st Perciun); Gineitis, Vlasic, Elmas; Sanabria 4,5 (1′ st Adams).
Allenatore: Vanoli
Venezia (3-5-2): Radu; Schingtienne, Idzes, Candé; Zerbin, Perez 7 (12′ st Conde), Nicolussi Caviglia, Busio 6 (37′ st Doumbia), Haps 5,5 (37′ st Ellertson); Yeboah 6,5 (26′ st Oristanio), Gytkjaer 6 (26′ st Fila).
Allenatore: Di Francesco
Arbitro: Sozza
Marcatori: 37′ Perez (V), 32′ st rig. Vlasic (T)
Ammoniti: Casadei (T)
Espulsi:
Domani 4 maggio giorno in cui ricordiamo gli invincibili
lo ricorderemo anche per la marcia contro il suo proprietario ,un avido e antipatico mercante ,ogni anno aspetta la fine del campionato per realizzare le tanto attese sostanziose plusvalenze ,indebitandosi nonostante tutto ,per rendere plausibile la vendita dei giocatori migliori.
Il suo amore non è alla squadra ma al suo tesoro ,così ogni anno dai 40 ai 60 mln entrano nelle suo pozzo ,più di quanto guadagna in utili con la Cairo communication.
Compra un paio di giocatori di prospettiva con il solo scopo di alimentare continuamente il suo pozzo .
Una frase da lui pronunciata la dice lunga sui suoi reali obiettivi “fari spenti “da vent’anni di fatto i riflettori ,le luci della ribalta per i nostri cuori e il nostro Toro sono spente ,questa è la sua passione ed ambizione ,non ci è concesso di poter gioire.
Quanti acquirenti si siano fatti avanti con la proprietà in questi anni ?difficile sapere ,ma sicuramente ci sono stati ,
questo è pacifico non potrebbe essere diversamente visto le tante società passate in mani straniere.
Il 4 maggio non si faccia vedere non è persona gradita ,80 club saranno presenti alla marcia, tutti uniti con un solo obiettivo ribadire ancora una volta senza se e senza ma di togliere le catene e liberare il Nostro Toro ,il mondo del pallone sta aspettando
Cat.