Commisso contro Cairo:"Mi hanno chiamato mafioso" - IL TORO SIAMO NOI
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Commisso contro Cairo:”Mi hanno chiamato mafioso”

Tra Commisso e Cairo ancora scintille.

Tra loro non è nato un buon feeling fin da subito, quando il patron Granata fece infuriare l’italoamericano per alcuni articoli comparsi sul suo giornale. Il tutto poi è sfociato in Lega, dove lo scontro per l’ingresso dei fondi d’investimento è stato totale: Torino favorevole, Fiorentina no. Infine arriva il mercato. Il continuo rifiuto per Amrabat, cercato da Juric. Oppure la mancata concretizzazione degli affari Belotti e Milikovic-Savic. Ultimo in ordine cronologico riguarda Rolando Mandragora, che la Fiorentina “fregò” al Torino quest’estate.

La Fiorentina vince e vola in semifinale di Coppa Italia. Il successo della squadra di Vincenzo Italiano per 2-1 sul Torino non placa l’ira del numero uno del club viola Rocco Commisso, che al termine della gara è intervenuto in collegamento dal ‘Franchi’ con Sport Mediaset.

“Qui in Italia parliamo troppo e facciamo poco. Il Corriere Fiorentino, il Corriere della Sera, la Gazzetta dello Sport controllata dal padrone del Torino, quando fanno questi stupidi articoli si devono vergognare. Io non ho giornali qui in Italia. Ma non è giusto che uno che ha un club di calcio faccia una critica a una squadra che deve incontrare”.

Il numero uno della Fiorentina ha parlato anche della situazione della Juventus nell’ambito dell’inchiesta Prisma e la penalizzazione in campionato di 15 punti:

“Vediamo se si sveglia qualcuno, perché quello che ho detto qualche anno fa sul calcio italiano, tutto è successo: che è un calcio malato, che ci sono squadre che vanno in campo non in regola con i finanziamenti… e si è visto cos’è successo con la Juventus”.

Commisso ha concluso il suo intervento sottolineando un aspetto:

“Cosa mi ha dato più fastidio? Hanno permesso al padrone di un giornale – parlo della Gazzetta dello Sport – di chiamarmi mafioso, quando i mafiosi in Italia sono quelli che fanno imbrogli. E nessuno lo dice”.

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