Cori razzisti: chiusa la Curva Nord della Lazio - IL TORO SIAMO NOI
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Cori razzisti: chiusa la Curva Nord della Lazio

Non è la prima volta che ci si trova di fronte a scene del genere: nel corso della sfida tra Lecce e Lazio, Marinelli è stato costretto a fermare il gioco, ma non per quanto avvenuto in campo.

Il direttore di gara ha preso infatti una decisione forte per quanto accaduto sugli spalti: dal settore ospiti occupato dai tifosi biancocelesti, infatti, sono partiti diversi cori razzisti nei confronti di Samuel Umtiti e Lameck Banda.

Una scena che non è passata inosservata e che ha portato alla momentanea sospensione del match, al 67′, con diversi annunci destinati ai supporters della Lazio.

Con una nota, il giudice sportivo ha comunicato la sua decisione: la Curva Nord dello Stadio Olimpico di Roma rimarrà senza spettatori per la sfida contro l’Empoli.

“Delibera di sanzionare la Società Lazio con l’obbligo di disputare una gara con il settore indicato dai collaboratori della Procura federale nella propria relazione (Curva Nord dello Stadio Olimpico di Roma, ndr), sulla base delle informazioni acquisite dal dirigente responsabile dell’ordine pubblico, privo di spettatori”.

Anche il Barcellona ha espresso il suo supporto nei confronti del difensore francese, ex blaugrana, tramite un post sui social.

“Il Barcellona supporta Samuel Umtiti e sta dalla sua parte in totale opposizione a tutte le forme di violenza, razzismo, xenofobia e intolleranza”.

Nel corso della giornata, e in attesa del parere del giudice sportivo, la Lazio ha affidato a una nota la sua presa di posizione, ferma, in condanna a quanto prodotto dai suoi tifosi.

“Durante la partita Lecce-Lazio, l’arbitro è stato costretto ad interrompere la partita a causa di ululati razzisti nei confronti di un giocatore della squadra di casa. 

La S.S. Lazio ha sempre contrastato con tutti i mezzi a disposizione ogni forma di razzismo e discriminazione, mettendo in campo iniziative volte a reprimere tali fenomeni, sensibilizzando i propri tifosi su questo tema e agendo nelle sedi preposte a tutela della propria immagine.

La S.S. Lazio anche oggi condanna chi si è reso protagonista di questo gesto deprecabile, vergognoso e anacronistico e offrirà come sempre la massima collaborazione alle autorità per individuare i responsabili. 

I tifosi della Lazio non sono razzisti e non possono essere associati a pochi individui che ledono gravemente l’immagine del club”.

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