Un brutto Toro cade a Bologna - IL TORO SIAMO NOI
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Un brutto Toro cade a Bologna

Thiago Motta recupera Arnautovic e lo schiera titolare al centro dell’attacco; Juric, squalificato e sostituito in panchina dal vice Paro, piazza Ricci in mediana e Pellegri al centro dell’attacco. Ma la partita dell’attaccante dura pochi secondi: primo scatto e infortunio che lo manda subito ko, al suo posto Karamoh. Inizio equilibrato, se si eccettua una ghiotta occasione per Arnautovic che da ottima posizione non inquadra la porta. Le due squadre si difendono con ordine senza lasciare spazi all’avversaria e così le emozioni latitano. Ci vuole un’invenzione e arriva per il Torino al 26′: lancio lunghissimo di Milinkovic-Savic, Miranchuk in area viene abbattuto da Lucumì ed è calcio di rigore, dal dischetto va Lukic che non sbaglia ed è 0-1. La risposta del Bologna è con un’iniziativa di Ferguson che mette in mezzo senza che arrivi un compagno. Ma è un fuoco di paglia perché il Torino comanda le operazioni e detta il basso ritmo. All’intervallo è vantaggio granata.

Alla ripresa delle ostilità per il Bologna dentro Lykogiannis e Vignato per Cambiaso e Barrow. Il copione non cambia rispetto al primo tempo, con il Bologna che gira a vuoto e il Torino che controlla senza particolari affanni. Anzi, sono gli ospiti ad essere più pericolosi: al 55′ Miranchuk non va lontano dal palo su passaggio di Karamoh, un minuto dopo lo stesso Karamoh manda fuori. Motta butta dentro Orsolini e Soriano nel tentativo di cambiare l’andamento della gara e in effetti qualcosa cambia, anzi più di qualcosa: Vignato impegna Milinkovic-Savic ed è l’antipasto per il gol del pareggio che arriva al 64′ con Orsolini su assist di Vignato. È un altro Bologna ma anche un altro Torino, meno compatto, tanto che Juric inserisce Vojvoda e Radonjic per rinvigorire la fascia sinistra. Ma non basta perché arriva anche il raddoppio dei rossoblu al 74′: cross di Lykogiannis, sponda di Soriano e Posch sul secondo palo arriva puntuale all’appuntamento con il primo gol in campionato. Adesso è il Torino che dovrebbe reagire ma fatica a recuperare idee concrete e Skorupski non deve sporcarsi i guanti fino al triplice fischio finale. 

Un brutto Toro non riesce a dare continuità di risultati dopo le due vittorie contro Udinese e Milan

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