Sabatini:”Radonjic?Grande operazione,talento fantastico”

Sabatini:”Radonjic?Grande operazione,talento fantastico”

Cresciuto tra Partizan e Academia Hagi, tra il 2014 e il 2015 ha vissuto in Italia, tra Empoli e Roma: e già fin non pochi problemi. Tifoso della Stella Rossa, durante il suo periodo al Partizan ha rotto con il presidente Dragan Djuric per la sua vita sregolata fuori dal campo: aspetto che caratterizzerà anche le sue successive esperienze.

Né con l’Empoli né con la Roma riesce a esordire in prima squadra, nonostante le ottime qualità mostrate nelle formazioni giovanili: le vicende extracalcistiche hanno sempre inciso troppo, anche quando Rudi Garcia decide di aggregarlo alla formazione giallorossa, salvo poi finire ai margini.

La Roma, che con Walter Sabatini per Radonjic aveva deciso di investire 4 milioni per prelevarlo dall’Empoli, lo cede in prestito prima al Cukaricki. Primo vero spartiacque della carriera del giocatore serbo: in pochi mesi raggiunge gli 89 chili di peso. Si ferma, ragiona: si rimette in sesto. L’anno successivo è alla Stella Rossa: ed è qui che Radonjic, effettivamente, rilascia quelle dichiarazioni nell’incipit, prima di mettere a segno 7 goal in 38 presenze.

Con la Stella Rossa inizia anche la stagione 2018/19, lasciano un’impronta importante: gioca tutte le gare disputate nelle qualificazioni alla fase a gironi di Champions League della formazione serba, siglando 4 reti in 8 match. Mica male: e infatti il Marsiglia decide di prenderlo, senza se e senza ma.

E’ un periodo magico, quello vissuto nel 2018, per Radonjic: viene convocato dalla Serbia per i Mondiali in Russia, scendendo in campo contro Svizzera e Brasile. A volerlo fortemente in Francia è lo stesso Rudi Garcia che lo ha allenato a Roma, che lo vede come esterno del suo 4-2-3-1: una scelta importante, coraggiosa, soprattutto per i precedenti.

Per due anni e mezzo lotta con il coltello tra i denti per conquistare un posto tra i titolari, senza riuscirci: nella sessione invernale di calciomercato del 2021 passa in prestito all’Hertha Berlino. Facciamo due conti: Serbia, Romania, Italia, Francia e Germania. A 25 anni. Di storie ne può raccontare parecchie.

L’esperienza tedesca va molto bene: arriva nello stesso periodo di Sami Khedira, in una squadra che cerca la salvezza e la ottiene anche grazie al supporto del giocatore serbo. Individualista sì, ma fondamentale per Pal Dardai, grazie alle sue doti palla al piede che gli permettono di scendere a centrocampo e scambiare palla con i compagni, creando spazi.

L’Hertha vorrebbe riscattarlo, ma la difficile situazione economica del club non lo permette: torna al Marsiglia che lo gira al Benfica, in Portogallo, il suo sesto Paese calcistico, con cui gioca pochissimo. Adesso il nuovo capitolo Torino: un ritorno in Serie A dopo tanti anni dalle esperienze all’Empoli e alla Roma. Un “nuovo” Radonjic.

Nemanja? Molto tecnico e veloce”: parola di Walter Sabatini, il quale sulle colonne de Corriere Torino presenta l’ultimo arrivato nel club di via Arcivescovado. “Lo portai nella giovanili della Roma, farà bene in serie A” ha aggiunto il dirigente umbro. E Sabatini scommette sul classe 1996: “E’ una grande operazione, è un talento fantastico e un giocatore eccezionale”.