Avv.Marengo:”Belotti resta con noi,prima o poi Cairo se ne andrà”

Avv.Marengo:”Belotti resta con noi,prima o poi Cairo se ne andrà”

Il ritorno di Belotti in campo dopo la lunga convalescenza, i suoi due goal (anche se uno annullato per fatto altrui) in due partite, la sua grinta esplosa davanti alle telecamere, l’aver rivisto dal vivo quel suo saper trasmettere tanto a squadra e compagni, han risvegliato l’amore viscerale per lui del mondo granata, o meglio della parte più sana di questo mondo.
Un amore maturato in sette lunghi anni, che han portato Andrea, da sconosciuta riserva di Dybala in quel di Palermo, a centravanti della Nazionale, a uomo dagli oltre 100 goal con la maglia granata, a Capitano granata di lungo corso e che fu gravemente offeso dalle inaccettabili parole del papa masiota, che definì il suo Capitano “un ingrato”
Ora, tralasciando quella sparuta, quanto squallida, variopinta congrega di odiatori seriali a guida masiota, che da mesi lancian strali contro il Gallo e lo vogliono peregrino errante in altri lidi, mi corre portare una riflessione sui tanti appelli che, in spasmodico crescendo, ormai inondano televisioni e giornali… ovviamente esclusa l’anche detta “rosea lingua padronale”.
Il “resta con noi, Gallo non ci lasciar, il limbo mai più giungerà”, ha ormai sostituito il “resta con noi” di ecclesiastica memoria e, si dice, ma penso sia un po’ fake news, che anche il nuovo granatissimo arcivescovo di Torino si stia adeguando al nuovo testo…
E mentre tutti l’acclamano, il Gallo è zitto, costretto ad un silenzio impostogli da un contratto capestro che gli odiatori seriali masioti, scientemente, rigirano a colpa sua e non di chi lo costrinse a firmarlo.

E si, cari fratelli di fede. Il problema sta tutto e solo nel contratto.
Non penso però sia un problema di denari, non vedo avidità in Belotti. Truc e branca, per dirla alla piemontese, penso che 3/3,5 milioni possano esser equi e da lui accettati, ovviamente se veritieri e reali e non derivanti da pitocche furberie vendute per bonus… Ed allora dove sta il problema… semplicemente, molto semplicemente sta nel fatto che (giustamente) Belotti non si fida più delle promesse cairote e, se manca il rapporto fiduciario verso l’altro contraente, i contratti di certo non si firmano.

Penso infatti che il Gallo non si fidi più della promessa di costruirgli attorno una grande squadra… e se anche questa odierna la si può definire discreta e certamente di prospettiva, lui per primo vede e sa che è una squadra tenuta su con lo schotc dei prestiti, una squadra che si andrà a sciogliere qual neve al sole se a luglio non verranno sborsati (?!?) oltre 50 milioni di euro per i riscatti. Penso poi che non si fidi più della promessa di poter liberamente andar via a fronte di una squadra che continua a vivere nel limbo pallonaro della metà classifica, senza ambizioni e senza progetto, se non quello di sostituire prestiti con nuovi prestiti ed ogni anno ripartire da zero.
Per noi queste situazioni son tutt’al più divertimento si o divertimento no, per lui è vita, lavoro e carriera. Cosa ben diversa e che legittima certamente il suo non più volersi sottomettere a colui che l’ha preso ripetutamente in giro, tirando fuori dal cilindro, a uova ormai rotte e marcite nel paniere, un fantomatico contratto da oltre 3 milioni annui da vendere ai media.

Ed allora?
Allora l’unica proposta seria per fare restare in granato il nostro Capitano può solo essere quella di un nuovo contratto, e penso sia ininfluente la durata, sui 3/3,5 milioni di euro e senza tanti fantasiosi bonus, con però una clausola rescissoria posta a non più di 5 milioni.
Una clausola rescissoria che, di fatto, impedirebbe a Cairo di trattenere Belotti contro la sua volontà, già a partire dal prossimo mercato invernale, e consentirebbe a Bellotti stesso di liberamente andarsene, se si sentisse per l’ennesima volta preso in giro da questo primo.
Direi semplice… Il Torino F.C. nulla ci perderebbe rispetto all’odierno, anzi, all’eventuale andarsene del Gallo, metterebbe in saccoccia 5 milioncini, a fronte di un attuale zero. Belotti, se preso in giro per l’ennesima volta dalla società, potrebbe far le valige alla prima fase utile di mercato, senza dipendere da volontà cairote, stante la minima entità della clausola rescissoria. In sintesi, si manterrebbe in capo al Gallo quel “parametro zero” che, comunque, ha oggi già acquisito, pur tenendolo in rosa.
Potrebbe avverarsi una siffatta (semplice) operazione contrattuale, che salverebbe tanto la capra che il cavolo?
Penso di no; sotto sotto, ritengo vi sia una precisa e concludente volontà delle società di far fuori il proprio Capitano, oggi forse ritenuto un ingombrante monumento troppo amato dai tifosi e dal costo destabilizzante all’interno dello spogliatoio. Ovviamente una logica da squadretta senz’ambizione e futuro… ovviamente una precisa logica cairota.
Un ultimo però… però il popolo, se compatto, a volte ha vinto anche laddove pareva impossibile ed allora non lesiniamo nel dire al Gallo: resta con noi, non ci lasciar, cairo prima o poi se ne andrà ed il Toro per sempre tuo sarà…

1 Comment

  1. Anonimo

    Ma vai a lavorare avvocatuncolo!!!!

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