Il pensiero di un tifoso:”Ogni volta che Juric parla sono problemi per Cairo”
Le parole di Juric nella conferenza stampa di ieri pomeriggio suonano per l’ennesima volta come campane a morto per Urbano Cairo ed i suoi sodali.
Ogni singola sillaba che esce dalla bocca dell’allenatore di Spalato é ambrosia per i tifosi ed una stilettata nei testicoli per Urbano e la setta dei testimoni di Masio, che oramai ridotta ai minimi termini annaspa nel tentativo di un disperato proselitismo virtuale che dà sempre meno risultati e fa sempre più tenerezza.
Juric scherza con il fuoco: lo fa da sempre ed è a suo agio a questo tipo di situazioni, come un artificiere che palleggia con la nitroglicerina.
Denuncia l’immobilismo societario sul mercato, l’inadeguatezza delle strutture messegli a disposizione, le carenze sul piano meramente umano di chi dovrebbe dargli la possibilità di esprimersi al meglio.
In contemporanea taglia i rami secchi, epura i senatori con contratto a vita, fa mobbing esplicito e vivaddio per una volta più che legittimo: con buona pace di sindacati e commissioni interne.
Ogni volta che muove le labbra è un fiume in piena.
I più critici sostengono che non potesse non sapere a cosa andava incontro quando ha accettato, ma la verità è che a parte noi che la realtà di questo sgangherato carrozzone granata la vediamo e viviamo tutti i giorni, dall’esterno Cairo continua incredibilmente ad avere un certo appeal ed a risultare in qualche maniera addirittura credibile: d’altra parte è un piazzista nato.
Juric è arrivato qui in un clima di austerity che ha subito denunciato, austerity che però non riguarda lui, l’allenatore più pagato della storia granata: anche questo è un fatto.
Oggi ci mette la faccia e rischia la carriera.
Qualche maligno sostiene senza mezzi termini che non arriverà a fine anno, qualcun altro si spinge ad azzardare che non mangerà il panettone.
Difficile fare pronostici ad oggi.
Ha avuto un calendario difficile che ha messo a nudo i difetti strutturali di una squadra con identità di gioco ma con pochissima qualità, che non ha MAI recuperato da 5 situazioni di svantaggio ed ha rimediato altrettante sconfitte.
Una squadra di cui tutti parlano un gran bene ma che ha il 50% di risultati negativi all’attivo.
Juric ha la completa stima di un buon 70/80% della disperata tifoseria granata, che con l’acqua alla gola ed in mare aperto, si aggrapperebbe a qualsiasi cosa, anche un enorme stronzo fumante, pur di portare a casa la pelle.
Juric, che stronzo non è, lo sa perfettamente.
Sa che Cairo non potrá prenderlo a calci in culo finché la gente sarà tutta o quasi con lui, ma resta appeso ad un filo molto più sottile di quanto non si creda.
Oggi conta solo vincere, così come alla prossima partita e quella ancora dopo: altri risultati non sono contemplati, non possono esserlo.
Il Torino di Juric merita fiducia ma deve rispondere sul campo e con i punti.
Il tempo delle parole e delle pacche sulle spalle è finito.
E.B