E’ la prima di Juric in A da tecnico del Toro ma in panchina ci va il vice Paro a causa del turno di squalifica ancora da scontare da parte dell’allenatore croato. Non c’è Belotti, uscito per infortunio in Coppa Italia contro la Cremonese, e al suo posto gioca Sarabia con Pjaca e Linetty tra le linee. A centrocampo confermati Lukic e Mandragora, mentre Singo e Aina sono le frecce laterali. In difesa giocano Djidji, Bremer e Rodriguez. Tra i pali Milinkovic-Savic.
La Dea debutta sul campo del Toro rinunciando in contemporanea ai due pilastri di centrocampo Freuler e de Roon, rimpiazzati da Pessina e Pasalic. In attacco c’è Muriel sorretto da Ilicic e Malinovskyi, mentre nelle retrovie debuttano Demiral in difesa – insieme a Palomino e Djimsiti – e Musso tra i pali. Sulle fasce largo a Gosens e Maehle.
Pronti via e l’Atalanta mette subito la freccia al 6′ sul primo guizzo stagionale di Muriel che dalla destra sterza verso il centro e fulmina Milinkovic-Savic con un bolide sotto la traversa. Colpito a freddo il Torino che però non si scompone, prende campo e pallino delle operazioni affacciandosi a più riprese dalle parti di Musso: il portiere argentino blocca il destro al veleno di Sanabria prima di volare sul piazzato da fuori di Ola Aina. Nel mezzo ancora granata pericolosi con Bremer che svetta a centro area ma Pessina sbroglia la situazione salvando sulla linea.
Il Toro preme anche ad inizio ripresa e Juric cavalca l’onda inserendo Belotti al posto di Sanabria comunque autore di una buona partita. Mescola le carte anche Gasperini che rifà il look all’attacco inserendo Lammers e Miranchuk al posto di Muriel e Ilicic, oltre a Pezzella che rileva Malinovskyi. La mossa vincente è però quella granata perché a undici dal traguardo Belotti si libera sul centro sinistra e calcia a rete trovando ausilio nella deviazione di Maehle che scavalca Musso e firma l’1-1. Sembra finita ma stravolgere il copione ci pensa un altro subentrato. Di nome fa Roberto Piccoli, classe 2001, che a tempo praticamente scaduto irrompe in area e da due passi griffa il goal partita.