Lazio: rischio penalizzazione concreto

Lazio: rischio penalizzazione concreto

Il caos in casa Lazio legato ai tamponi di ImmobileStrakosha e Lucas Leiva potrebbe costare caro ai biancocelesti. La Procura di Avellino ha iniziato ad indagare sul caso già da qualche giorno, studiando tutti i documenti relativi alle dinamiche che hanno portato 3 laboratori differenti a fornire risultati diversi sui test svolti dai giocatori sopracitati. Per il centro Synlab e il Campus Biomedico i calciatori sono risultati positivi al Covid-19, mentre per la “Futura Diagnostica“, l’esito è stato negativo per tutti e tre i coinvolti.

La vicenda ha generato numerose polemiche, anche perché Immobile e Lucas Leiva sono scesi in campo in Serie A contro il Toro, senza però essere nemmeno convocati per la Champions League. Solamente prima della sfida contro la Juventus, si è deciso di lasciarli in isolamento presso i propri domicili. Un perito della Procura ha poi effettuato nuovamente i tamponi, per i quali sarebbe emerso un risultato poi smentito dallo stesso. Una vicenda estremamente contorta, che rischia di avere conseguenze pesanti per la Lazio.

Il ‘caso tamponi’ scoppiato in casa Lazio è uno degli argomenti trattati oggi tra le pagine de La Gazzetta dello Sport. Nella giornata di ieri Ivo Pulcini, responsabile del settore sanitario del club biancoceleste, è stato sentito dalla Procura federale, che nelle scorse ore ha aperto un’inchiesta per fare chiarezza sulla questione.

Il colloquio, che ha visto tra i protagonisti anche Fabio Rodia (responsabile dello staff medico della Lazio), è avvenuto con i due sostituti procuratori federali Giorgio Ricciardi e Luca Scarpa, con il capo della Procura Giuseppe Chinè collegato da remoto. “E quanto riscontrato sembra non aver per niente soddisfatto la Procura” scrive la rosea, riferendo che nel racconto dei due ci sarebbero “dei buchi”. Il quotidiano parla di “una mancanza grave, visto che nel protocollo federale è previsto esplicitamente il coinvolgimento delle autorità sanitarie per il tracciamento dei contatti diretti di ogni positivo”.

Gli effetti per la mancata comunicazione alla ASL dei casi di positività sono diversi. Il caso di Ciro Immobile resta il più clamoroso ed indicativo: positivo il 26 ottobre prima del Bruges, negativo poi il 30 e 31 in un altro laboratorio (e in campo il primo novembre contro il Torino), il bomber è risultato nuovamente positivo il 2 novembre (niente Champions League). Quali saranno le conseguenze per il club di Lotito? “Il deferimento appare certo” scrive il quotidiano, senza escludere che nelle prossime ore possa arrivare pure una penalizzazione di punti, che varieranno in base alle violazioni riscontrate.