Lettera aperta ad Urbano Cairo:"Quanto tieni al Toro?" - IL TORO SIAMO NOI
Lettera aperta ad Urbano Cairo:"Quanto tieni al Toro?" - IL TORO SIAMO NOI

Lettera aperta ad Urbano Cairo:”Quanto tieni al Toro?”

Gentile Dottor Urbano Roberto, Cairo, anzi, ciao Urbano.

In fin dei conti sei il presidente della mia squadra da più di un quarto della mia esistenza, quindi se non ti dispiace mi permetto un po’ di confidenza. Sai, in questi tredici anni e mezzo abbiamo parlato molto di te, come è normale che sia. Ti abbiamo accolto come il salvatore della patria granata, abbiamo creduto in te, ti abbiamo fatto i conti in tasca, abbiamo ascoltato le tue infinite promesse, insomma, abbiamo fatto tante parole.
Adesso, dopo tutti questi anni, è forse giunto il momento di tirare qualche somma e di mettere giù qualche nuda e fredda cifra.
Al di là di quanto guadagni, quanto spendi, quanto ritorno hai…in fin dei conti ha ragione chi dice che non ci deve importare. Vero. A noi deve importare quanto ottieni con il Toro.
Sai, Urbano, la quantità di cifre è un po’ corposa, leggerle tutte magari è una cosa lunga, ma credimi, ne vale la pena. Se non altro per capire perché non tutti di adorano, proprio tu che probabilmente sei convinto che dovremmo baciare la terra dove passi, altro che mugugnare.

Ecco quello che hai ottenuto, anzi, meglio che il Toro ha ottenuto con te come presidente.
Buona lettura e buon diverimento

Capitolo primo: parliamo solo di Toro
Da quando sei presidente, abbiamo disputato dieci campionati di A, e quattro di B. Il piazzamanto medio, se escludiamo il campionato in corso, è (media matematica) 15.92. Se andiamo a contare anche il campionato in corso, nella posizione in cui siamo attualmente, cambia poco: 15.57. Calcola che il nostro piazzamento medio, da quando esiste la serie A, è 9.75. Prima che arrivassi tu, era 8.68. Prima della sciagurata retrocessione dell’89/90 (di cui certo non ti faccio una colpa, ci mancherebbe), era 6.7. Però calcola che abbiamo assorbito il dopo Superga, in questo periodo.
Oramai le tue presidenze coprono il 15.56% dei campionati del Toro da quando esiste la serie A. Il Toro è arrivato tra le prime 6 28 volte in 90 campionati, il 31, 1% delle volte (prima del tuo avvento la percentuale era il 36.84%). Con te la percentuale è lo 0%. Siamo arrivati tra le prime 8 44 volte (il 48.89%), prima di te la percentuale era il 56, 58%. La tua è il 7.14%.
Hai detto che ci avresti riportato ai fasti degli anni ’70: bene, la nostra posizione media in quel decennio è stata 4.4. Troppo difficile? Ok, facciamo gli anni ’80. Mmm, no, 7,1. Gli anni ’60? 8.8, anche qui troppo difficile, e poi parliamo di un terzo posto, di una Coppa Italia, di una semifinale europea. Meglio lasciar perdere. Facciamo gli anni ’50, quelli terribili del dopo Superga, culminati con la prima retrocessione. Caspita, 11.1, con un sesto e un settimo posto. Avanzano gli anni ’90, ma pure qui non ci siamo ancora, con una media di 14,1, un terzo posto, una finale Uefa, una Coppa Italia. Sai Urbano, l’unico decennio con cui ti puoi confrontare con successo è quello che va dal 2000 al 2010, di cui per altro sei per quasi metà protagonista. Girala come vuoi, Urbano. Prendi qualunque periodo della nostra storia lungo come la tua presidenza in cui il nostro miglior risultato in campionato non sia meglio di un settimo posto. Prenditi tutto il tempo che vuoi. Tanto te lo dico io: non esiste, ovviamente escludendo la tua presidenza. Così come non esiste un periodo in cui non siamo almeno arrivati una volta in semifinale di Coppa Italia. Così come non esiste che non siamo arrivati almeno un paio di volte a qualificarci (sempre sul campo, tra l’altro) alle Coppe Europee. Da quando esistono, ovviamente.

Capitolo secondo: parliamo di derby.
Sai Urbano, a te sembrerà strano, ma noi al derby ci teniamo, anche se per ragioni strettamente terapeutiche da un bel pezzo a questa parte cerchiamo di non farci coinvolgere troppo. Il nostro epatologo ci ha detto di fare così, e siccome crediamo alla scienza e non alle chiacchiere, ci adeguiamo. Però ti informo di una cosa: prima del tuo avvento capitava anche di vincere qualche derby, sai? Ne vincevamo quasi il 27%, e comunque non perdevamo in oltre il 50% dei casi, quasi il 57%. E i gobbi non sono mai stati una squadretta. Credo che avessimo il miglior bilancio di tutti contro di loro, o poco ci mancava. Sai qual è la percentuale di vittorie con te? poco oltre il 5%. Quella di sconfitte? Oltre l’83%.
Dirai, una volta c’era meno distacco, ora il loro strapotere è aumentato. Vero, mica lo nego. Ma come è aumentato per noi, lo è anche per gli altri. Ma ne parliamo dopo.

Terzo capitolo: confronto con le altre squadre.
Guarda, te lo dico subito: lasciamo perdere gobbi, milanesi, Napoli, Roma. Una volta eravamo a ruota delle prime tre e le altre due ci guardavano la targa, ma una volta era una volta e pazienza. Anche se vorrei solo che ti ricordassi dove era il Napoli quando tu ti sei affacciato al balcone come il messia. Parliamo di Lazio, Fiorentina (modelli a cui ispirarsi, anche se mi viene il magone a dirlo), Atalanta, Sampdoria (termini di paragone), Udinese (capitolo a parte) Genoa, Cagliari, Bologna, Chievo (che dovrebbero arrivarci dietro nove volte su dieci) Palermo (altro capitolo a parte).
Uhm, da chi iniziamo? La Lazio? Ok, nei campionati conclusi ci sono arrivati davanti 12 volte su 13, hanno sollevato due trofei, sono andati in champions, in EL quasi sempre, sono arrivati tra le prime 5 6 volte, sul podio 2 volte, media piazzamento 7.53.
Fiorentina? Ci sono arrivati davanti 13 volte su 13, sei volte tra le prime 5, finali di Coppa, qualificazioni a Cl ed EL come piovesse, semifinale europea, media piazzamento 6.76.
Atalanta? Ci sono arrivati davanti 10 volte su 13, due qualificazioni europee, in Coppa Italia almeno in semifinale una volta ci sono arrivati, quarto posti miglior risultato, media piazzamento 12.76.
Sampdoria? Dietro a loro 8 volte su 13, sono arrivati quarti, una finale di Coppa Italia, qualificazione alla CL e all’EL, media piazzamento 11.76.
Udinese? Vero che adesso non vanno bene, ma il ciclo dei Pozzo per una realtà come la loro è stato una roba senza uguali. E comunque limitiamoci al confronto, che esclude molti dei loro anni migliori e comprende gli ultimi mediocri campionati. Otto piazzamenti migliori per loro contro i nostri 5, tre volte tra le prime 5 con un podio, due qualificazioni alla Cl più altre all’EL, tre semifinali di Coppa Italia, media piazzamento 10,15. In una città di centomila abitanti.
Palermo? Sono in vantaggio 7-6 nei piazzamenti (anche se ovviamente quest’anno pareggeremo), tre quinti posti, mi pare di ricordare una finale di Coppa Italia, almeno tre giri in Europa se non 4, media piazzamento 12.76.
Genoa: un quarto e un sesto posto, media piazzamento media piazzamento 14,61 (nonostante un anno in C che gli vale un 45 posto). Ci sono arrivati davanti 7 volte su 13
Chievo: un quarto posto, con annessa qualificazione in CL, e una media piazzamento di 13.23. Dai, siamo in vantaggio, gli siamo arrivati davanti 7 volte a 6. Al Chievo…
Cagliari: Ci sono arrivati davanti 7 volte su 13, e la loro media piazzamento è 14.30. L’unica cosa in cui siamo meglio è la “punta”, perché non hanno mai fatto di meglio di un nono posto.
Bologna: evvai, siamo meglio di questi, gli siamo arrivati davanti otto volte su 13, hanno una media piazzamento di 18,07 e non sono andati oltre il nono posto. Che bello!
In pratica: Lazio e Fiorentina sono di un’altra categoria proprio, Atalanta, Sampdoria, Udinese ci sono nettamente davanti sotto ogni punto di vista (con la postilla che il ciclo dell’Udinese pare essere finito), il Palermo a nude cifre ci è nettamente superiore, anche se ovviamente ora come ora siamo messi ben meglio di loro.
Con Chievo e Genoa ce la giochiamo, un pelo dietro, con il Cagliari siamo lì, bisogna arrivare al Bologna per trovarne una di cui siamo inequivocabilmente meglio (salvo un particolare di cui parlerò poi)

Capitolo quarto: scontri diretti con le big.
Ora, il calcio è fatto di traguardi finali e di traguardi parziali: una delle soddisfazioni che si possono togliere le squadre che non arrivano in cima alla classifica, è quello di vincere le partite importanti, quelle con le “grandi”.
Nei 13 anni della tua presidenza, ci sono sette squadre che si sono divise quasi tutto: trofei, piazzamenti, qualificazioni. Gobbi, milanesi, romane, Napoli e Fiorentina.
Vediamo un po’ quante vittorie hanno ottenuto le altre contro di loro.
Udinese 44
Atalanta, Palermo e Genoa 37
Sampdoria 35
Cagliari 26
Chievo 21
Parma 20
Bologna e Sassuolo 17
Toro 15.
Ecco, queste sono le soddisfazioni che ci hai regalato in questi 13 anni e mezzo. Leggi urbano

Ah, scusa Urbano, dimenticavo una cosa: i risultati degli altri con le merde:
Napoli: 8 vittorie e 5 pareggi
Inter: 4 vittorie e 7 pareggi
Roma: 4 vittorie e 5 pareggi
MIlan: 5 vittorie e 3 pareggi
Lazio: 1 vittoria e 4 pareggi
Fiorentina: 3 vittorie e 6 pareggi
Atalanta: nessuna vittoria e 4 pareggi
Sampdoria: 4 vittorie e 6 pareggi
Genoa: 3 vittorie e 6 pareggi
Udinese: 4 vittorie e 3 pareggi
Palermo: 6 vittorie e nessun pareggio
Cagliari: 2 vittorie e 4 pareggi
Bologna: 1 vittoria e 5 pareggi
Parma: 4 vittorie e 3 pareggi
Chievo: 1 vittoria e 6 pareggi
Noi: 1 vittoria e 2 pareggi.
Bello essere il bancomat preferito dei gobbi.

Giorgio B.


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