A Belotti la targa Scirea,la vedova:”Belotti serio e di sani principi”

A Belotti la targa Scirea,la vedova:”Belotti serio e di sani principi”

Andrea Belotti è campione, è fedele, è consapevole di essere un privilegiato e non dimentica mai che fuori dagli stadi e dai centri sportivi scorre la vita, quella vera. Tre valori che Scirea ha sempre tenuto come punti di riferimento come calciatore e come uomo. Belotti è indubbiamente un campione, è uno dei più forti attaccanti italiani e un perno della nazionale di Mancini. Belotti è straordinariamente fedele, perché nonostante abbia avuto occasioni e opportunità più remunerative non ha voluto tradire il Torino e il popolo granata. Belotti non ha mai avuto atteggiamenti da divo, perché l’esempio dei suoi genitori che hanno sempre lavorato, anche quando lui ha intrapreso la carriera di calciatore, gli ha insegnato il senso del sacrificio e il rispetto della fatica. Forse la qualità più rara e apprezzabile in un calcio milionario che rischia di perdere il contatto con la realtà.

Mariella Scirea parla di Belotti e della rivalità nei Derby del passato,senza mai dimenticare il rispetto tra i giocatori di Toro e Juve:”Belotti mi sembra davvero un bravo ragazzo. Mi dà l’idea di uno serio e solido, con sani principi. Continui così, non si monti la testa e soprattutto resti legato ai valori che contano“.

“Il Toro è e rimarrà sempre un acerrimo avversario in campo ma fuori c’è sempre stato e ci deve essere sempre quell’affetto e quel rispetto che c’era anche ai tempi di Gaetano. E’ fondamentale altrimenti si semina l’odio e non è più sport. Negli anni 70 e 80 mi ricordo dei derby con agonismo feroce ma poi durante la stagione ci si frequentava e si andava d’amore e d’accordo. Rapporti veri, che sono durati nel tempo“.

“Sento ogni giorno Paola Castellini, la moglie di Luciano, e siamo sempre stati amici degli Zaccarelli che avevano la casa a Sestriere vicino alla nostra Se poi pensate che il figlio di Claudio Sala è il testimone di nozze di mio figlio Riccardo capite quella cosa strana che era il derby. Rivalità, certo, ma anche tanta umanità. L’altro giorno  ho sentito Graziani, avevo saputo che non era stato bene. Mi ha raccontato la sua disavventura sulla scala e siamo stati un po’ al telefono: è una persona meravigliosa, ci siamo quasi commossi. Con Pecci dovevamo vederci per una bagna caoda, purtroppo il Covid. Ci sarà tempo per rifarsi“.

Fonte Tuttosport