Empoli-Toro:la pagella granata - IL TORO SIAMO NOI
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Empoli-Toro:la pagella granata


Sirigu 7: nel primo tempo, due parate su Farias, trafitto dall’ex Acquah che forse non voleva nemmeno tirare in porta. Nella ripresa ancora puntuale su Farias, ma poco dopo deve inchinarsi a brighi che lo punisce a due passi dalla linea di porta. Ancora un intervento eccezionale su Traoré.

De Silvestri 6: votato quasi interamente all’offensiva, mette un paio di bei cross per Belotti.

Izzo 6: bella gara in anticipo e marcatura, aiuta anche la manovra. Nel finale spostato a sinistra patisce anche lui l’imbarcata finale.

N’Koulou 6,5: Mette almeno due pezze eroiche su Caputo, una nel primo tempo in scivolata che anticipa col contagiri, una a inizio ripresa decisiva per tempismo. Meritava qualcosina in più nel voto, ma il finale da horror dei granata lo penalizza.

Moretti 6: non male fino a quando il Toro resta in campo, poi crolla come tutti e il risultato finale non può non influire sui giudizi dei difensori.

Aina 4: ritorno da titolare da incubo, appare svogliato ed è impreciso anche nelle cose basilari. Il gol empolese nasce da uno di questi errori marchiani, quando regala palla agli avversari con un passaggio totalmente sballato. (Dal 51’ Iago Falque 6,5: in pochi minuti entra e colpisce con un bel tiro a giro che bacia il palo interno e si insacca).

Rincon 5,5: si vede e si sente poco e la sua presenza in una zona nevralgica dovrebbe essere ingombrante.

Meité 5: non bene. Macchinoso, lento, poco incisivo. (Dal 67’ Zaza 6: un paio di spunti, un bel tiro).

Baselli 5,5: non brillantissimo, sfortunato nel rimpallo difensivo che mette Brighi solo davanti a Sirigu. (dal 77’ Lukic sv).

Berenguer 5: non fa vedere nulla di positivo, non gli riesce mai un dribbling, una marea di errori e palle perse. E’ sempre per terra, non regge l’urto e alla minima spallata perde palla.

Belotti 6,5: si dà un gran da fare, si batte contro la retroguardia spigolosa dei padroni di casa con il solito ardore e va vicinissimo al gol con un gran colpo di testa e con un’acrobazia che sta diventando un marchio di fabbrica.