Juric:”Dopo il derby ero depresso,non era mia intenzione andare contro Cairo”
Sulle mie uscite in tv, devo dire che le cose che dico a voi le dico anche al club parlando a quattr’occhi”. Queste le parole di Ivan Juric, a Mediaset dopo la vittoria in Coppa Italia contro il Cittadella: “Questa squadra deve essere molto umile, concentrata e sul pezzo. Oggi hanno giocato tanti giovani, hanno dimostrato carattere. La partita è stata molto difficile, sono tosti, giocano molto diretti e in pressione. Oggi era importante che la squadra reagisse bene, che capisse fosse importante, ora ci siamo regalati il Milan ma in campionato ci aspetta l’Udinese che è una grandissima squadra”.
Sugli attaccanti: “Le mie migliori partite a Verona sono state senza attaccanti, per giocare con due assieme bisogna lavorare tanto, non è facile trovare sintonia. Ho grande stima per Pellegri, ha sofferto tanto. Spero sia solo l’inizio per lui”.
“Milinkovic-Savic ha tutte le caratteristiche di un grandissimo portiere. L’anno scorso ha avuto dei momenti un po’ bui, quest’anno però avevo la sensazione che dovevamo puntare di nuovo su di lui. Quando è sul pezzo è un portiere veramente forte”.
‘Il mio grande sbaglio è parlare con la stampa e in questo modo parlo anche con i tifosi. Forse sarebbe meglio arrivare sempre con la stessa faccia: hai perso uno a zero, abbiamo fatto e non fatto e te ne vai a casa. A me viene di esprimere le sensazioni che provo e condividerle anche con voi perché alla fine i ricordi son più belli. Quando sono triste ci parliamo e ci confrontiamo e poi a me passa la depressione e la delusione. La sera dopo il derby ero depresso, il giorno dopo ero solo più mezzo depresso e il giorno successivo magari insultavo tutti. Mi spiace che magari io ho ricevuto cori positivi e il presidente negativi: non era la mi intenzione quella di andare contro. Ero incazzato prima di tutto con me stesso perché non riesco a dare quello che vorrei e poi sono incazzato con tutti gli altri e cerco i colpevoli per cercare di migliorare e risolvere le cose. Non mi dovete prendere troppo sul serio’