Nicola:"Fatti e non parole",adesso tocca a Cairo - IL TORO SIAMO NOI
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Nicola:"Fatti e non parole",adesso tocca a Cairo - IL TORO SIAMO NOI
Nicola:"Fatti e non parole",adesso tocca a Cairo - IL TORO SIAMO NOI

Nicola:”Fatti e non parole”,adesso tocca a Cairo

Era destino, perché quando raggiunse il Filadelfia in bici nel 2017, dopo aver ottenuto la salvezza col Crotone, Davide Nicola si fece una promessa. «Tornerò da allenatore», ed è stato di parola. Quattro anni dopo l’occasione è arrivata dopo l’esonero di Giampaolo, e l’ex tecnico del Genoa non se l’è lasciata sfuggire. Il Toro lo conosce come le sue tasche, ma centrare la salvezza sarà un’impresa che oltre all’esperienza richiederà organizzazione e volontà. Uomo genuino dai principi schietti, Nicola nella conferenza di presentazione parte dalle basi. Niente tattica, ma guardarsi dritto negli occhi, per ritrovare compattezza e l’identità che questo Toro ha perso per strada, perché le chiacchiere stanno a zero e il tempo stringe.

L’avventura di Nicola sulla panchina granata inizia bene,è un punto che vale molto. Perché è arrivato in rimonta, partendo dallo 0-2, e perché è arrivato all’ultimo secondo: Nicola ha rivoltato la testa dei suoi giocatori, torna da Benevento con un pareggio e ora ha una settimana intera per preparare un altro scontro diretto per la salvezza, venerdì contro la Fiorentina. “Ciò che vogliamo raggiungere, lo raggiungeremo con i fatti e non con le parole. Grazie all’alchimia di un gruppo che è vivo più che mai e che stasera lo ha dimostrato con forza. ora avanti così, con questo carattere, migliorando ancora #Semprealmassimo. Forza Toro” il post social del nuovo allenatore granata. A livello mentale, infatti, si è visto tutto un altro Toro: una squadra che proprio nelle difficoltà ha saputo compattarsi, mentre fino a pochi giorni fa sarebbe stata “ammazzata” dal raddoppio del Benevento, e che ha rimontato invece di farsi rimontare, in più in quei minuti di recupero che spesso sono stati fatali al contrario. E poi c’è l’abbraccio collettivo dopo il triplice fischio, con Nicola a caricare ulteriormente i suoi ragazzi perché la situazione resta delicata.

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