Per il Toro un anno da incubo: solo una squadra in Serie A ha fatto peggio.La contestazione continua
Contro l’Atalanta è arrivata la seconda sconfitta in due giornate di campionato, la 14esima su 23 partite del 2020: il ruolino del Toro nell’anno solare è da incubo, delle attuali partecipanti alla serie A soltanto il Cagliari ha fatto meno punti. E i granata sono al terzo allenatore in nove mesi, essendo passati da Walter Mazzarri, Moreno Longo, a Marco Giampaolo.
Ma non può essere colpa soltanto dell’allenatore, a maggior ragione ora che è cominciato un nuovo ciclo. La rosa costruita per il 3-5-2 è praticamente la stessa che il tecnico di Bellinzona ha adattato al 4-3-1-2, con i rinforzi tanto invocati (il regista e il trequartista) che a una settimana dalla chiusura del mercato non sono arrivati. Per non parlare del terreno di gioco dell’Olimpico Grande Torino: Berenguer e Malinovskyi ne sanno qualcosa, avendo tirato in curva due calci piazzati. Un campo che non può ritenersi da serie A, un discorso che vale anche per la rosa costruita così com’è.
Intanto tra i tifosi monta,ormai da mesi,l’onda della contestazione al presidente Cairo,reo di non aver portato il Toro nelle posizioni che merita,dopo aver compiuto solo pochi giorni fa 15 anni di presidenza.Per non parlare degli ormai noti fatti della Curva Primavera.
“Noi non ci rassegniamo, sabato ti contestiamo” è il messaggio che sta circolando sui social network.
“Ti sta a cuore il Toro, sei stufo delle bufale: sabato 3 ottobre presso la curva Primavera alle ore 17.00 il ritrovo” continua il volantino che annuncia la nuova contestazione. Le motivazioni della protesta sono queste: “Perché questo non è il Toro e non è il Toro promesso. Basta, te ne devi andare” .
C’è tutta la società da rifondare. Bisogna ripartire da nuove fondamenta, le attuali sono ormai in condizioni da non sostenere l’impegno di un campionato professionistico. L’attuale rosa faticherebbe anche nel campionato di serie B