Fondo Blackstone contro Cairo,la vicenda giudiziaria continua - IL TORO SIAMO NOI
Fondo Blackstone contro Cairo,la vicenda giudiziaria continua - IL TORO SIAMO NOI
Fondo Blackstone contro Cairo,la vicenda giudiziaria continua - IL TORO SIAMO NOI
Fondo Blackstone contro Cairo,la vicenda giudiziaria continua - IL TORO SIAMO NOI
Fondo Blackstone contro Cairo,la vicenda giudiziaria continua - IL TORO SIAMO NOI
Fondo Blackstone contro Cairo,la vicenda giudiziaria continua - IL TORO SIAMO NOI

Fondo Blackstone contro Cairo,la vicenda giudiziaria continua


«Quello di Cairo è uno sfacciato tentativo di estorsione verso i nostri investitori». Così Stephen Schwarzman, fondatore e ceo di Blackstone, il più grande fondo di investimento al mondo, ha fatto il punto in un’intervista al Sole 24 Ore, sul contenzioso che lo vede opposto al presidente di Rcs e del Torino, Urbano Cairo, sulla vendita della sede del Corriere della Sera di Via Solferino a Milano.

«Le richieste di Rcs sono assurde», spiega Schwarzman, «Rcs, insieme a una delle più importanti banche italiane, hanno condotto un’asta globale,alla quale sono stati invitati oltre 30 investitori, per vendere una proprietà che non era «centrale» per la sua attività. La nostra offerta venne giudicata la più attraente, l’intero processo di vendita fu approvato dal board e dal collegio sindacale i quali erano composti da alcuni dei più importanti personaggi del mondo industriale d’Italia. Per cinque anni Rcs non ha mai sollevato alcuna questione sulla vendita».

«Prima che Cairo diventasse ad di Rcs, pare che avesse mandato una lettera al consiglio: riteneva non ideale il tempismo nella vendita, alla luce del mercato in quel periodo, e chiedeva di perseguire altre alternative. In ogni caso è importante, non solo per gli investitori di Blackstone ma per il mondo degli investitori in Italia, che tali atti di estorsione siano condannati. Questo comportamento, per fortuna, non riflette il contesto generale di fare business nel paese», spiega ancora il numero uno di Blackstone.

La vicenda del palazzo di Via Solferino risale al 2013. Allora il cda di Rcs, non ancora sotto il controllo di Cairo, approvò «a maggioranza» la vendita a Blackstone del complesso immobiliare di via Solferino e via San Marco a Milano.

La vendita fu conclusa per 120 milioni di euro. Poco tempo prima Cairo era entrato nel capitale di Rcs e tentò di opporsi alla vendita della sede.

Ad inizio del 2018 il fondo Usa ha siglato un accordo con Allianz che era interessata a rilevare gli immobili per un prezzo doppio. A luglio Cairo, divenuto nel frattempo azionista di riferimento di Rcs, ha contestato con una lettera a Blackstone la validità del contratto di cinque anni prima.

Allianz ha comunicato che non avrebbe chiuso la compravendita prima che fosse risolta la disputa con Rcs. Il 9 novembre 2018 scorso l’editore del Corriere ha promosso un giudizio arbitrale a Milano.

Contemporaneamente Blackstone si è rivolto al Tribunale di New York ma Cairo, supportato dall’avvocato Sergio Erede, ha ottenuto un successo: lo scorso aprile il giudice della Corte Suprema statale Saliann Scarpulla ha deciso formalmente di sospendere il caso a Manhattan per lasciare il campo al procedimento arbitrale in corso in Italia.

Ultimo atto (per ora): a maggio Blackstone è tornato all’attacco e intenta una nuova causa legale direttamente contro il presidente e maggiore azionista di Rcs, Urbano Cairo.

Fonte calcioefinanza.it


Scopri di più da IL TORO SIAMO NOI

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading