Cairo e la bella scusa degli arbitri,quando in realtà la minestra è sempre la stessa
Per l’ennesima volta il Torino e Cairo si nascondo e nascondono la pessima prestazione dietro gli errori arbitrali,senza fare un mea culpa.
Anni e anni di squadre incomplete,che alle prime difficoltà si sciolgono come neve al sole,con il benestare di una società che non fissa un obiettivo sportivo che sia uno.
«Peccato, sarebbe stato il rigore del possibile 3 a 3: l’azione, seppur diversa, per la sua dinamica mi ha ricordato il contatto Ichazo-Mandzukic che ci è costato il derby…”, ha detto Cairo, aggiungendo che la rimonta dei suoi, non perfezionata con il pareggio, è piaciuta: “dal momento in cui coraggio e personalità hanno avuto il sopravvento dopo un primo tempo incolore…”.
Cairo ha poi ancora commentato la prova dei suoi: “Non meritavamo di perdere. Come non lo meritavamo all’andata a Torino: quest’anno con la Roma non ci è andata bene. Un giudizio sui singoli? Mi è piaciuto Ansaldi in un ruolo diverso dal solito e non dimentichiamo che ci mancavano Izzo, Maité, Baselli”.