Che domenica meravigliosa... - IL TORO SIAMO NOI
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Che domenica meravigliosa…


Che domenica meravigliosa, illustrata da splendide imprese di calcio. Il Gallo è tornato a fare la cresta, per la gioia di grandi e piccini. Fossi in lui, rimarrei con noi. Se partisse adesso, lascerebbe il ricordo di un’incompiuta. E per andare dove, poi? A fare la riserva all’Atletico o il titolare al Milan, società meno solida e solvibile della nostra? Gallo caro, resta a razzolare ancora per un anno nel tuo pollaio e cerca semmai di esportarlo in Europa.

Altra impresa significativa è la rinascita di Berenguer. Posizionato dal saggio Mazzarri come esterno di un centrocampo a cinque, lo spagnoletto sembra avere trovato finalmente un senso al suo gran correre. Già adesso può valere un Giaccherini, in prospettiva molto di più. Lui, Ansaldi, Lollo-gol. Con l’arrivo di Lazzari avremmo due corsie davvero preferenziali (senza contare Barreca).

Sì, una domenica meravigliosa. Sinceramente immaginavo che il Toro, orfano di obiettivi, non si sarebbe battuto allo spasimo contro una Spal che aveva motivazioni più profonde, basate sull’istinto di sopravvivenza. E invece abbiamo dato una lezione di serietà all’intero sistema. Vincendo: e in rimonta, per di più. Le vittorie in rimonta sono le mie preferite. Pura essenza di granatismo. Ricordo un derby della mia infanzia ribaltato da una punizione a foglia morta di Claudio Sala e da un gol maligno di Aldo Agroppi, detto Cotenna, sotto la curva dei pigiami. Il re dei tremendisti impazzì, come tutti noi del resto, e si fece l’intero campo di corsa per andare a svenire sotto la Maratona. Emozioni per cuori forti, che non vediamo l’ora di riassaporare.

A proposito di emozioni, permettetemi di finire il mio delirio settimanale con l’impresa più commovente. Esula dal Toro, ma che importa: noi non abbiamo un bidone della spazzatura al posto del cuore e sappiamo partecipare alle gioie degli altri con spirito sportivo. Persino quando a viverle, quelle gioie, è una squadra con la maglia a strisce. Mi riferisco a una formazione leggendaria che, in un campionato non facile, è riuscita a vincere il suo settimo scudetto consecutivo. Tutti meritati, va detto, al di là di qualche polemica a mio avviso esagerata. La Champions latita ancora, per una serie di fattori avversi e insensibilità assortite. Ma arriverà presto il giorno in cui quella squadra fantastica solleverà la Coppa. Credeteci, amici del Celtic Glasgow!

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