Il doping contabile creato dalle plusvalenze: si rischia un nuovo tracollo - IL TORO SIAMO NOI
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Il doping contabile creato dalle plusvalenze: si rischia un nuovo tracollo


L’edizione odierna de ‘Il Sole 24 Ore‘ torna a stigmatizzare la piaga dell’abuso delle plusvalenze che sta tornando a creare una vera e propria dipendenza dei bilanci dei club. Secondo il quotidiano di Confindustria, è alto il rischio che si possa riproporre una bolla speculativa come già accadde nella stagione 2001/02. L’articolo a firma di Marco Bellinazzo ha analizzato alcune cifre che hanno chiaramente dato la dimensione di quanto, questa speculazione in atto, possa causare una catena di nuovi fallimenti. Secondo le stime del ‘Sole 24 Ore’ dal 2013-14 al 2017-18 si è passati da 443 milioni di plusvalenze a 750 milioni (+ 66% in cinque anni). Solo nella passata stagione, la Juventus ha iscritto a bilancio qualcosa come 94 milioni in termini plusvalenze, mentre la Fiorentina ha iscritto 89 milioni, la Roma 65, la Lazio 61 milioni, l’Inter 50 milioni, l’Atalanta 47, la Sampdoria 38, l’Udinese 37, il Milan 36 e il Napoli 30. La somma complessivamente sfiora la cifra record di 800 milioni di plusvalenze del 2001/2002, quando poi si aprì una stagione critica per il calcio italiano che impose decreti d’urgenza ‘spalma-ammortamenti’, e in cui si sprecarono i bilanci falsificati e i fallimenti.

Dietro le plusvalenze, secondo quanto riporta Bellinazzo si celerebbe un «meccanismo contabile delle plusvalenze che può prestarsi ad abusi quando la cessione di un calciatore non avviene a fronte di soldi veri o di scambi basati su valutazioni realistiche, bensì di quotazioni fittizie, gonfiate al solo scopo di evidenziare un rilevante provento in bilancio».

Si erano già sollevate polemiche per la valutazione di 16,5 milioni per Sturaro, una cifra record per un giocatore fermo ai box per tutta la stagione, cosi come i 20 milioni pagati dall’Udinese per Mandragora che aveva consentito alla Vecchia Signora di iscrivere a bilancio una plusvalenza di oltre 14 milioni di euro. «È difficile affermare – conclude l’articolo del Sole 24 Ore – che Sturaro valga a oggi tutti i soldi pagati dal Genoa, ma non si può qualificare queste plusvalenze come irregolari a cuor leggero». Un vero e proprio doping amministrativo che chiede nuove regole per evitare che il sistema non si avvicini al tracollo del 2002.


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