Belkheir al Toro - IL TORO SIAMO NOI
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Belkheir al Toro


Il Torino Football Club comunica di aver acquisito, a titolo definitivo, il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Mouhamed Menaour Belkheir.

Belkheir, attaccante franco-algerino dal grande fisico, è nato il 2 gennaio 1999 a Parigi: nelle precedenti esperienze in Italia ha militato nei settori giovanili di Hellas Verona ed Inter per poi passare nello scorso agosto al Brescia in Serie B.

Dal sito footbal scouting:

Il suo procuratore, Renzo Contratto, lo ha portato all’Inter la scorsa estate, lui ha iniziato immediatamente a ripagare la fiducia a suon di gol. Stiamo parlando di Mouhamed Menaour Belkheir, attaccante franco-algerino classe 1999. Stefano Vecchi ha trovato un’ottima alternativa al bomber Andrea Pinamonti, che quest’anno si è diviso tra Primavera e Prima Squadra, peraltro esordendo in UEFA Europa League contro lo Sparta Praga (con un pregevole assist). Ad oggi parliamo di 19 presenze e 9 reti in maglia nerazzurra. Insomma: buona la prima in nerazzurro, potremmo dire. Dopo l’esordio in Supercoppa Primavera, Belkheir ha impiegato giusto 19 minuti per trovare la prima rete, contro il Palermo. Poi subito un altro gol, stavolta contro il Pisa. Addetti ai lavori letteralmente conquistati, in men che non si dica.

Nativo di Mostaghanem, città ubicata in Algeria centrale, Belkheir è cresciuto in Francia. La sua carriera calcistica è iniziata a 6 anni nel CFFP (Centre de Formation de Foot de Paris) di Orly. A 14 anni, dopo due stagioni ad altissimi livelli, e nonostante le molte offerte da diversi club francesi di prima fascia, è arrivato il trasferimento all’Hellas Verona, che ha parlato direttamente con la famiglia del ragazzo per anticipare la forte concorrenza e assicurarsi le sue prestazioni. Dopo 7 mesi di allenamenti con la selezione under-17 dell’Hellas (e dopo il compimento del 15esimo anno d’età) finalmente Belkheir ha potuto esordire con la maglia degli scaligeri. Alla prima stagione sono arrivati subito degli ottimi riscontri in termini realizzativi: 18 presenze e 8 reti. Infine, appunto, lo sbarco nel mondo Inter, per continuare a stupire facendo quello che gli riesce meglio: bucare i portieri avversari con le sue staffilate.

Come ammesso dallo stesso Belkheir, che come idoli ha i connazionali Brahimi e Mahrez, c’erano anche Milan e Nizza su di lui, ma il richiamo dei colori nerazzurri è stato troppo forte. Un progetto praticamente irrinunciabile. Come? Con un contratto professionistico triennale. Ora, con le sue qualità e l’abnegazione che lo ha sempre contraddistinto, può davvero prendersi la scena al posto del collega Pinamonti, che molto probabilmente, a partire dalla prossima stagione, verrà aggregato in pianta stabile alla Prima Squadra. Le buone premesse e il duro lavoro ci sono. Dunque, non ci resta che attendere un possibile exploit di questo ragazzo, che per molti addetti ai lavori ricorda l’attaccante del Leicester City e dell’Inghilterra, Jamie Vardy.

CARATTERISTICHE TECNICHE:

Sotto il profilo tattico Belkheir è un giocatore che può tranquillamente adattarsi ad ogni tipologia di schema, potendo giocare sia come vero e proprio terminale offensivo che come seconda punta. Il fisico slanciato gli permette di reggere bene i contrasti fisici con i difensori avversari, oltre a renderlo parecchio utile nel gioco di sponda per i compagni e nella fase di possesso spalle alla porta. Se la cava più che discretamente anche nel gioco aereo, ma sovente non disdegna ad abbassarsi per partecipare alla manovra di gioco imbastita dai compagni. Una delle sue caratteristiche migliori è sicuramente la velocità: una falcata ed una capacità di cambiare passo letteralmente impressionanti, le quali risultano spesso difficile da contrastare. Un’altra sua importantissima qualità è il fiuto del gol: è un attaccante senza pietà negli ultimi metri ed è in possesso di un tiro davvero potente. Inoltre Belkheir è un tipo di giocatore, come già spiegato prima, che si fa apprezzare soprattutto per l’impegno e la dedizione che mostra in allenamento e in partita. Essere uomo ed essere professionale sono un insieme di caratteristiche che, se unite ad una già ottima base tecnica, possono davvero creare un futuro campione.


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